Lombardia, il piano per la sicurezza sul lavoro

di Barbara Weisz

6 Maggio 2011 09:30

Predisposto e siglato da Regione, parti sociali e da tutti gli enti preposti, prevede di ridurre del 15% gli infortuni mortali entro il 2013 e di far emergere le malattie professionali.

Un’azione di sistema, che coinvolga le aziende, gli enti, le associaizoni di categoria e la pubblica amministrazione. Incremento dei controlli nelle imprese, sviluppo del sistema informativo regionale di prevenzione, prmozione della cultura della sicurezza.

Sono alcuni dei principali interventi previsti dal “Piano regionale 2011-2013 per la promozione della sicurezza e della salute negli ambienti di lavoro” realizzato dalla Regione Lombardia in accordo con le parti sociali, il mondo dell’economia e dell’impresa e le istituzioni preposte all’attuazione della normativa sulla tutela del lavoratore.

Lo hanno firmato il presidente Roberto Formigoni e i rappresentanti di tutti i soggetti coinvolti. Obiettivi: ridurre del 15% il numero di infortuni mortali o invalidanti, del 10% il tasso di incidenza degli infortuni gravi e far emergere le malattie professionali.

Un piano che rilancia l’impegno del precedente programma 2008-2010 che ha consentito di ridurre del 13,7% il tasso di incidenza degli infortuni denunciati e del 44,3% i casi di infortunio mortale sul lavoro e che ha fatto aumentare del 6,4% le segnalazioni di malattie professionali.

«Vogliamo proseguire su questa strada per rendere il lavoro in Lombardia sempre piu’ sicuro – ha spiegato Formigoni – e lo facciamo attraverso l’utilizzo di nuovi e diversi strumenti che vanno dalla promozione di una cultura della sicurezza, all’informazione e alla formazione dei nostri lavoratori, all’introduzione di tecnologie più sicure, all’effettuazione di controlli che permettano di scoprire eventuali inadempienze, all’introduzione di premialità per le aziende che riescono a svolgere il loro lavoro senza incidenti di rilievo per i propri dipendenti».

Fra le linee d’intervento previste, un’azione di sistema che definisce ruoli e funzioni di tutti e, fra le altre cose, affida maggiore responsabilità al titolare dell’impresa. Un incremento dei controlli, con priorità di intervento nei comparti ad elevato rischio per i lavoratori. L’integrazione operativa fra aziende sanitarie locali, direzioni provinciali del lavoro, enti di sistema della prevenzione.

Lo sviluppo del sistema informativo regionale della prevenzione, per condividere informazioni con tutti coloro che si occupano della sicurezza favorendo il coordinamento. Previsti anche meccanismi premianti per le aziende virtuose, ad esempio la riduzione dei premi assicurativi. La promozione della cultura della sicurezza sarà portata avanti attraverso percorsi dedicati alla scuola e alle aziende.