Con il primo provvedimento (24 febbraio 2006) contro il gioco d’azzardo online furono oscurati circa 500 siti, un anno dopo erano già 640. Nel 2009 ben 1479, per arrivare a 2073 il 4 febbraio di quest’anno.
Il numero dei siti non raggiungibili si è pertanto quadruplicato, registrando anche un incremento del 40% sul numero in lista lo scorso anno. L’Amministrazione autonoma dei monopoli di stato (Aams) ha colpito casinò e poker online, ma la novità del 2010 è il Bingo.
Infatti, dei 185 nuovi siti inseriti nella blacklist, tra gli ultimi due mesi del 2009 e i primi due del 2010, ben 55 propongono il Bingo online. Al di là della tipologia di scommessa, l’illegalità di questi luoghi virtuali del gioco sta nell’offrire intrattenimento online con possibilità di vincita in denaro senza essere autorizzati dai Monopoli di Stato e dopo regolare gara.
Il sottosegretario all?Economia Giorgetti, nel 2008 era stato chiaro nell’annunciare pesanti sanzioni ai contravventori. La Legge Comunitaria in vigore dal 29 luglio 2009 ha poi inasprito ulteriormente le sanzioni per chi viola la legalità.
Per quanto riguarda i singoli articoli sulle sanzioni, il comma 23 prevede la reclusione da 6 mesi a 3 anni per chi raccoglie online giocate e scommesse senza la licenza. Per i soggetti titolari di licenza che raccolgono gioco al di fuori delle modalità tecniche previste, invece, è previsto l’arresto da tre mesi a un anno, o un’ammenda da 500 a 5000 euro.
In origine erano previste pene e sanzioni anche per i giocatori che avessero giocato su siti non autorizzati, ma la norma è stata stralciata. Per violazioni minori, come ad esempio il consentire l’accesso alle aree di gioco a clienti non registrati al sistema centrale dell’Aams, i Monopoli possono sospendere la licenza; al terzo inadempimento, però, la licenza viene revocata, secondo quanto cita l?articolo di legge.