La notizia fa già scalpore.
In Gran Bretagna dal prossimo marzo una nuova legge obbligherà i gestori di servizi Internet a registrare per un anno tutte le email mandate e ricevute in un anno.
La decisione, spiegata dal Ministero dell’Interno inglese, scaturisce dalla necessità di porre un freno alla minaccia terroristica. Dal Ministero sostengono infatti che con questa procedura gli investigatori saranno coadiuvati «nell’identificare i sospetti, esaminare le loro relazioni interpersonali, stabilire connessioni tra i cospiratori e contestualizzarli, sia nello spazio che nel tempo».
Ma la polemica impazza.
I critici sostengono che la norma antiterrorismo sia costosa e inadatta a combattere il terrorismo e che costituirà solo una restrizione alle libertà civili.
Il governo inglese ribatte che la privacy degli utenti verrà comunque rispettata dal momento che il contenuto delle email non verrà registrato.
«Noi crediamo che nessun governo o organizzazione debba possedere tutti quei dati sensibili sui cittadini», a dichiararlo Shami Chakrabarti, direttore della più nota associazione britannica per la difesa dei diritti civili, "Liberty".
Scettici anche gli esperti di informatica come Richard Clayton, ricercatore all’Università di Cambridge, che sottolineano i costi di un’operazione in cui si deve registrare ogni mail, dunque anche lo spam.
La nuova norma che imporrà ai gestori dei servizi Internet di immagazzinare tutte le informazioni per poi renderle disponibili ad eventuali richieste da parte delle Forze dell’Ordine e delle Pubbliche Autorità, entrerà in vigore il 15 marzo 2009.
E intanto ancora non è chiaro se alle nuove norme dovranno adeguarsi tutti i gestori o se ci sarà un’esenzione per gli ISPs più piccoli.