Da luglio sms in zona Ue a 11 centesimi

di Giulia Gatti

28 Novembre 2008 15:00

In ambito Ue, Bruxelles ha varato la tariffa per gli Sms spediti all'estero, che ammonta a 11 centesimi al netto dell'Iva, almeno fino al 2013. Fissato anche il limite di un euro per megabyte per scaricare i dati su un portatile o su un iPhone

Il Consiglio Ue dei ministri delle Tlc ha varato l’eurotariffa relativa agli sms in zona Ue: dal primo luglio 2009 chi invia sms in roaming dentro i confini Ue pagherà un costo massimo di 11 centesimi al netto dell’Iva, mentre chi deve scaricare i dati su un portatile o su un iPhone avrà un limite di costo di un euro per megabyte. Questi limiti saranno in vigore fino al 2013. Tutte queste misure devono essere approvate ora dall’Europarlamento per diventare effettive.

Si tratta sicuramente di un bel risparmio per le tasche dei consumatori, visto che nell’anno 2007 i cittadini europei hanno inviato 2,5 miliardi di messaggi rivolti ai telefoni cellulari, per un valore totale di circa 800 milioni di euro.

La Ue ha portato avanti in parte il progetto del Commissario Viviane Reding, progetto che permette di abbassare i costi dell’invio degli sms del 60%.

Il Commissario Reding ha così commentato la seduta del Consiglio dei ministri Ue: «Il nuovo testo approvato dai ministri rappresenta un miglioramento rispetto al testo iniziale di questa mattina, anche se io continuo a credere che l’Europa nel settore delle telecomunicazioni richiede regole migliori rispetto a quelle ora sul tavolo. Tuttavia il nuovo testo del Consiglio è ora una base per i negoziati tra il Consiglio e il Parlamento europeo, che codecide sulla riforma delle telecomunicazioni. I nostri operatori hanno bisogno di un mercato unico per le telecomunicazioni; la nostra ricca gamma di risorse deve essere gestita in modo più efficace nell’interesse della nostra economia e con l’obiettivo della banda larga per tutti, specialmente in questi tempi di difficile congiuntura economica nella quale i consumatori europei devono avere una chiara visione dei loro diritti».

Vivane Reding è decisa a proseguire su questa strada per sviluppare e migliorare i progetti relativi alle telecomunicazioni in ambito Ue, tanto da auspicare un tavolo di confronto tra le istituzioni europee prima della fine dell?anno. Questo anche perché è stato approvato all?unanimità il Gert, il Gruppo dei regolatori nazionali, invece della proposta, voluta dalla Commissione europea, della creazione di un organismo comunitario di regolazione del settore.

Il Parlamento europeo ha proposto la realizzazione del Bert, un organismo europeo dei regolatori delle Tlc che sia fornito di una propria personalità giuridica, avallata dalla presenza di propri esperti e di un segretariato.