Ritardo pagamenti PA: Asl in forte debito con le aziende del Centro-Sud

di Noemi Ricci

4 Gennaio 2012 09:30

Da record il credito delle Pmi nei confronti delle Asl: il ritardo nei pagamenti della PA costa alle imprese 10 mld l'anno.

Il ritardo nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione continua ad essere una piaga per le imprese italiane. A rinnovare l’allarme è la Cgia di Mestre che quantifica il mancato pagamento dei debiti delle PA con un costo per le imprese di 10 miliardi di euro l’anno. E tra le Amministrazioni più carenti da questo punto di vista ci sono quelle del settore sanitario.

40 mld dalle Asl

Le imprese italiane vantano un credito nei confronti delle Asl superiore ai 40 miliardi di euro, un numero frutto di anni e anni di mancati o ritardati pagamenti da parte della Sanità nei confronti dei propri fornitori.

70% dei debiti nel Centro-Sud

Dei debiti contratti con le imprese il 70% si concentra nel Centro-Sud. Le imprese del Mezzogiorno, come spesso accade, sono le più penalizzate: tra gennaio e novembre 2011 in Calabria i fornitori che lavorano con le Asl sono stati pagati in media dopo 925 giorni; in Molise ne sono serviti 829; in Campania 771 e nel Lazio 387.

Più tempestive le Asl del Nord che in Lombardia pagano dopo 112 giorni, nel Friuli Venezia Giulia dopo 94 e nel Trentino Alto Adige dopo 92 giorni.

Aziende in crisi di liquidità

E nel frattempo le imprese subiscono un aggravio di oneri, perché devono fronteggiare la mancanza di liquidità che si aggiunge alla crisi economica. Il mancato incasso delle fatture costringe gli imprenditori a ricorrere a prestiti bancari per continuare la propria attività, onere al quale si aggiungono una «serie di costi amministrativi per sollecitare i pagamenti, senza contare che ancora una volta sono le piccole imprese a subire in misura maggiore gli effetti negativi del costante deterioramento della situazione di cassa degli Enti sanitari», sottolinea la CGIA.

Direttiva Ue sul ritardo nei pagamenti

La soluzione a questo annoso problema è nelle mani del Governo, che ora deve recepire in tempi brevi la Direttiva Europea contro i ritardi dei pagamenti della PA. Questa prevede infatti sanzioni tanto per le imprese private quanto per quelle pubbliche che superino i 30 o al massimo i 60 giorni dalla data di ricevimento della fattura.