Cooperative compliance, partono i controlli GdF sui contribuenti

di Barbara Weisz

21 Gennaio 2025 10:28

logo PMI+ logo PMI+
Cooperative compliance: scambio dati tra Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza sui contribuenti che adottano il regime di adempimento collaborativo.

Parte la cabina di regia di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza per la cooperative compliance. I due enti hanno siglato il protocollo d’intesa per lo scambio di informazioni nell’ambito dei controlli in materia di adempimento collaborativo.

La collaborazione fra Fisco e GdF è prevista dal dlgs 221/2023 attuativo della Riforma fiscale e introduce un modello organizzativo basato su un’interfaccia unica e sulla stretta sinergia tra Entrate e Fiamme Gialle.

L’Agenzia delle Entrate comunicherà ai finanzieri i dati sui contribuenti che hanno chiesto di aderire alla cooperative compliance o che ne sono stati esclusi a causa della perdita dei relativi requisiti, per inosservanza degli impegni assunti oppure perché, pur non possedendo i requisiti, hanno adottato un sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale (Tax Control Framework).

La Guardia di Finanza potrà a sua volta segnalare elementi ritenuti a rischio evasione, elusione o frode fiscale e situazioni che possano comportare l’esclusione dal regime.

L’adempimento collaborativo prevede infatti un dialogo continuo e preventivo con l’Amministrazione finanziaria, tale che possa individuare e risolvere in anticipo le situazioni potenzialmente a rischio fiscale, aumentando così la trasparenza e la sicurezza del sistema tributario.

Dal 2024 possono aderirvi le imprese con ricavi pari ad almeno 750 milioni di euro, soglia che diminuirà a 500 milioni nel 2026 e a 100 milioni di euro nel 2028.