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Coronavirus: Omicron si diffonde e arriva la sotto variante

di Noemi Ricci

Pubblicato 17 Gennaio 2022
Aggiornato 10 Aprile 2024 07:16

I dati aggiornati sui contagi a livello globale da Covid-19 confermano il dilagare della variante Omicron e si inizia già a parlare di Omicron 2.

Mentre in Italia si contano oltre due milioni e mezzo di positivi al Covid-19, aumentano i ricoveri, metà Regioni rischiano il passaggio in zona arancione (vi si trova già la Valle d’Aosta) e tutto il Paese è in rosso scuro nella mappa europea dell’ECDC, nel mondo si contano quasi 318 milioni e mezzo di contagi (+3.120.435 di casi confermati nelle ultime 24 ore) e 5.518.343 decessi. Vediamo di capire la situazione attuale della pandemia da Coronavirus a livello globale in questo primo mese del 2022 sulla base dei dati aggiornati dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) riguardanti la diffusione nel Mondo del Coronavirus.

Coronavirus in Europa

In Europa a preoccupare ci sono i dati della Germania, che non registrava così tanti casi di Covid-19 da maggio dell’anno scorso. In Francia i protocolli Covid a scuola stanno creando una confusione tale da spingere gli insegnanti a scioperare, mentre il Parlamento ha definitivamente approvato il pass vaccinale (equivalente del nostro Green Pass). L’Ungheria ha iniziato a somministrare le quarte dosi di vaccino anti Sars-coV-2 per tutti e l’Austria ha approvato l’entrata in vigore dal primo febbraio della vaccinazione obbligatoria per gli adulti, con multe tra 600 e 3.600 euro per i trasgressori.

=> Mappa Coronavirus: la situazione in Italia a Gennaio 2022

In generale si registra un netto peggioramento in termini di numero di contagi, con la variante Omicron che inizia a prevalere e addirittura si comincia a parlare di una sua variante, l’Omicron 2, soprattutto in Danimarca. Una variante che però non sembra discostarsi molto da Omicron: parecchio contagiosa, più della Delta, ma con effetti meno nocivi e sintomi molto più vicini al comune raffreddore. Secondo gli ultimi dati OMS in Europa, inclusa Italia, al 9 gennaio, ore 10.00 (fonte Dashboard Who European Region) si contavano:

  • 110.366.870 casi confermati;
  • 1.698.273 morti.

Mappa del rischio europea

Il netto peggioramento dei dati su nuovi casi, ospedalizzazioni e decessi del nostro Paese ha portato il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) a colorare l’Italia di rosso scuro nella mappa degli Stati membri dell’UE che indica livelli di rischio nelle regioni del vecchio continente. Le aree in rosso scuro sono quelle a più alto rischio Covid-19, gli Stati Membri dovrebbero, secondo l’ECDC, richiedere alle persone che viaggiano da queste aree di eseguire un test prima della partenza e di sottoporsi a quarantena/autoisolamento.

=> Regole Covid in zona arancione, con e senza vaccino e Green Pass

Secondo l’ultimo rapporto settimanale dell’ECDC sull’andamento della pandemia nei Paesi UE/SEE riultano in preoccupante crescita gli indicatori ospedalieri o di terapia intensiva in 13 paesi su 28. Il tasso complessivo di notifica dei casi di Covid-19 risulta pari a 2.008 per 100.000 abitanti, in aumento costante nelle ultime 3 settimane (erano 1.353 la settimana precedente). Il tasso di mortalità a 14 giorni invece scende a 49,2 decessi per milione di abitanti, rispetto ai 51,9 decessi della settimana precedente.

La valutazione del rischio dell’ECDC per ciascun paese si basa su vari indicatori epidemiologici come: tassi di notifica dei casi degli ultimi 14 giorni; tassi di test e positività del test; tassi di notifica dei casi nelle persone di età pari o superiore a 65 anni; tassi di ospedalizzazione e ricovero in terapia intensiva; mortalità. In base questi indicatori:

  • 16 Paesi sono stati catalogati come “estremamente preoccupanti”: Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Lettonia, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta e Portogallo;
  • 12 Paesi sono ritenuti “particolarmente preoccupanti”: Austria, Cechia, Danimarca, Estonia, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Slovenia, Spagna e Svezia;
  • Romania e Slovacchia vengono ritenuti “moderatamente preoccupanti”.

Coronavirus nel mondo

Molto simile la situazione che si sta vivendo fuori dai confini del vecchio continente, con l’India che segna nuovi record di contagi insieme alla Cina (223, il livello più alto da marzo 2020), con la variante Omicron che ora ha raggiunto anche Pechino, nonostante gli sforzi per tenere sotto controllo i contagi, a meno di tre settimane dalle Olimpiadi invernali di Pechino 2022. Gli ultimi dati OMS segnalano, a livello globale, alle 18:03 CET del 14 gennaio 2022:

  • 3.120.435 nuovi casi nelle ultime 24 ore;
  • 318.648.834 casi confermati di Covid-19 da inizio pandemia;
  • 5.518.343 decessi.

Al 14 gennaio 2022 risultavano somministrate in totale 9.283.076.642 dosi di vaccino.

A livello regionale, da inizio pandemia da Coronavirus:

  • l’Europa conta il maggior numero di casi confermati (116.858.452);
  • l’America 116.725.540 casi;
  • il Sud-Est asiatico 46.865.269;
  • Il Mediterraneo Orientale 17.605.099;
  • Il pacifico Occidentale 12.832.042;
  • l’Africa 7.761.668.