Licenze Taxi e app NCC: tutte le nuove regole in arrivo

di Anna Fabi

5 Aprile 2024 18:58

Trasporto su taxi e NCC, nuovi obblighi e servizi per la concorrenza di mercato: in arrivo REN, foglio di servizio elettronico e nuove regole per le app.

In arrivo tre nuovi decreti del Ministero dei Trasporti su taxi e noleggio con conducente: il ministero Matteo Salvini, ne ha presentato le bozze ai rappresentanti delle oltre 60 associazioni di categoria e, prima di approvare definitivamente i provvedimenti, ci sarà un nuovo confronto fra le parti.

Per alcune delle misure previste, ad esempio in materia di licenze per i taxi, i tempi dovrebbero essere brevi, mentre altre disposizioni saranno in vigore dal 2025.

Taxi e NCC: gestione digitali dei servizi

I tre decreti affrontano altrettante novità di settore:

  1. il Registro Elettronico Nazionale (REN) dei taxi e dei servizi NCC, istituito nel 2011 ma mai entrato in vigore;
  2. il foglio di servizio elettronico, con nuove regole per autisti dei servizi NCC;
  3. le piattaforme tecnologiche per garantire libera concorrenza e migliorare l’organizzazione del servizio.

I tempi di attuazione delle nuove regole

Il provvedimento più veloce dovrebbe essere il primo, volto a sbloccare la concessione di nuove licenze, su cui c’è molta attesa da parte degli operatori del settore.

Per quanto riguarda il foglio di servizio elettronico (sul quale vanno segnati gli orari di inizio e fine corsa e le generalità dei clienti), invece, c’è in corso un’accesa polemica sull’obbligo di attesa minima di 30 minuti tra due corse, misura ritenuta addirittura incostituzionale da Uber Italia.

Sul provvedimento che regolamenterà le piattaforme (aprendo nuovi spazi di mercato per i servizi NCC, con la possibilità di utilizzare le app anche per abbinare l’auto al conducente), tra i punti critici si segnala il divieto di registrare la destinazione al momento della prenotazione, in modo tale da non selezionare le corse in base alla convenienza del tragitto ma alle priorità di chiamata.

Mentre per il primo decreto si prevede un’approvazione senza particolari intoppi, per gli altri due è sicuramente certo che saranno necessari ulteriori passaggi per mediare tra le richieste delle aziende coinvolte, con entrata in vigore delle novità probabilmente rimandata al prossimo anno.