Tratto dallo speciale:

La Legge di Bilancio si ferma in Parlamento per il nodo emendamenti

di Barbara Weisz

Pubblicato 5 Dicembre 2023
Aggiornato 10 Aprile 2024 07:16

La Manovra 2024 slitta in Aula al Senato, in ritardo il maxi-emendamento del Governo: impasse sul taglio pensioni e tempi strettissimi per l'approvazione.

Battuta d’arresto nell’iter di approvazione della Legge di Bilancio 2024: la Manovra 2024 è attualmente in discussione in commissione Bilancio al Senato ed era previsto che arrivasse in Aula questa settimana, con il calendario di Palazzo Madama indicava il dibattito entro il 7 dicembre. Ora, invece, l’appuntamento per la discussione in Aula al Senato è slittato al 12 dicembre.

Successivamente, la manovra dovrà passare alla Camera. Lo slittamento delle tempistiche di approvazione rischia dunque di tradursi nella consueta corsa contro il tempo per l’approvazione entro fine anno, così da evitare l’esercizio provvisorio.

Manovra 2024: nuovo calendario lavori in Parlamento

Il calendario dei lavori del Senato prevede che la discussione in Aula a Palazzo Madama sia effettuata dal 12 al 15 dicembre. Sembra più che probabile un passaggio solo formale, magari blindato da voto di fiducia, perché bisogna poi andare alla Camera e approvare entro il 31 dicembre.

E’ anche praticamente certo che a Montecitorio non ci sarà nessuna modifica, perché altrimenti sarebbe necessaria una terza lettura in Senato, anch’essa difficile in considerazione dei tempi strettissimi.

Non si può escludere che, anche con i prossimi passaggi senza cambiamenti (dunque caratterizzati dai soli tempi tecnici richiesti per le votazioni9, non si riesca ad approvare definitivamente la Manovra 2024 entro la pausa natalizia.

I prossimi giorni saranno decisivi per capire in che modo procederanno i lavori.

Il nodo maxi-emendamento di Governo

L’appuntamento più atteso è quello con il maxi-emendamento del Governo, annunciato sia dal Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sia dalla premier, Giorgia Meloni.

Conterrà senz’altro le modifiche al taglio pensioni dei dipendenti pubblici previsti dal testo originario della Manovra.

Fino ad oggi, l’esecutivo ha assicurato che resteranno gli attuali indici di rivalutazioni per tutte le pensioni di vecchiaia, non escludendo meccanismi di penalizzazione per chi sceglie la pensione anticipata.

Si tratta eventualmente di una soluzione difficile da calibrare, probabilmente anche in considerazione della necessità di far quadrare i conti (le risorse a disposizione per questa manovra solo limitate).

La presentazione del maxi-emendamento era attesa in questi giorni, ma i tempi sembra si stiano allungando. Sarà, con ogni probabilità, il punto di svolta per l’iter della Manovra, perché a quel punto – a meno che non si verifichino colpi di scena – i lavori potranno procedere speditamente.