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Collaboratori e Partite IVA: condono e bonus assunzioni

di Barbara Weisz

Pubblicato 4 Febbraio 2016
Aggiornato 19 Febbraio 2016 17:45

Le novità 2016 del Jobs Act: stop a collaborazioni e contratti a progetto, condono per stabilizzazione Partite IVA, bonus assunzioni al 40%, cumulabilità con gli incentivi in Legge di Stabilità.

Con il 2016 sono scattate nuove disposizioni previste dal Jobs Act, in particolare per le collaborazioni coordinate e continuative, oltre al nuovo bonus assunzioni inserito nella Legge di Stabilità: le imprese non possono più siglare contratti a progetto mentre quelli in essere possono proseguire fino a naturale scadenza; per la stabilizzazione spontanea di parasubordinati e consulenti Partite IVA ci sono poi delle agevolazioni fiscali (una sorta di condono sul pregresso). Per fornire chiarimenti operativi sul Dlgs 81/2015 attuativo del Jobs Act (Riforma Contratti), è intervenuta la circolare 3/2016 del Ministero del Lavoro. Vediamo in estrema sintesi, cosa cambia dal 2016.

=> Riforma Contratti Jobs Act: quali cambiano, restano o spariscono

Stop ai contratti a progetto: l’articolo 52 del dlgs 81/2015 prevede, dal primo gennaio 2016, l’abrogazione di tutti i contratti a progetto, che erano stati previsti dagli articoli 61 a 69 bis della legge 276/2003 (legge Biagi). Eccezione: i contratti già in essere, che possono continuare ad essere applicati fino alla scadenza.

=> La Riforma dei Contratti a progetto

Stop co.co.prol’articolo 2 prevede che, sempre dal primo gennaio, non possano più essere stipulati contratti di collaborazioni coordinata e continuative; le nuove assunzioni 2016 devono avvenire con contratto subordinato. Eccezioni: collaborazioni previste da accordi di lavoro nazionali, professionisti iscritti agli ordini, membri dei consigli di amministrazione e di altri organismi di governance.

=> Contratti a progetto addio, ma non per tutti

Incentivi stabilizzazione: l’articolo 54 prevede una sorta di condono per le imprese che da gennaio stabilizzano (attraverso trasformazione a tempo indeterminato) collaboratori coordinati e continuativi anche a progetto, oppure titolari di Partita IVA. Il lavoratore stabilizzato rinuncerà a qualsiasi pretesa relativa al precedente rapporto di collaborazione, firmando apposito atto di conciliazione. L’impresa si impegna a non licenziarlo nei successivi 12 mesi (tranne che per giusta causa o giustificato motivo soggettivo).

=> Assunzioni partite IVA: incentivi a rischio

Precisazioni: come specificato dall’interpello 2/2016 del ministero del Lavoro, gli incentivi per la stabilizzazione spettano solo nel caso in cui l’adempimento avvenga spontaneamente da parte dell’impresa, mentre sono esclusi se si tratta di un obbligo imposto in seguito a un’ispezione.

=> Bonus assunzioni 2016 e stabilizzazioni

Il beneficio relativo alla stabilizzazione dei contratti parasubordinati è cumulabile con un’altra agevolazione prevista per i datori di lavoro che assumono, ovvero il bonus assunzioni 2016. Si tratta dello sgravio contributivo del 40% (che nel 2015 era un’esenzione) per le imprese che effettuano nuove assunzioni a tempo indeterminato.