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SFL: come funziona il Supporto Formazione e Lavoro

di Anna Fabi

8 Novembre 2023 07:47

SFL: ecco come funziona il Supporto per la Formazione e il Lavoro e come fare domanda di accesso ai 350 euro mensili per un anno per ex RdC disoccupati.

Sono oltre 111mila le domande di registrazione al Supporto per la formazione e il lavoro acquisite finora dalla  piattaforma SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa), per accedere al nuovo sussidio. che sostituisce il Reddito di Cittadinanza.

L’indennità economica individuale da 350 euro si ottiene solo con la partecipazione a progetti di formazione e accompagnamento al lavoro, da selezionare tra quelli proposti sulla piattaforma, dopo la richiesta di adesione al SFL da inoltrare all’INPS.

Vediamo come funziona il nuovo SFL e come sta procedendo l’avvio del nuovo programma di inclusione lavorativa.

A chi spetta il Supporto per la formazione e il lavoro

Il nuovo ammortizzatore sociale regolamentato dal Decreto Lavoro (articolo 12 del decreto 48/2023), spetta alle persone tra 18 e 59 anni, con un valore dell’ISEE familiare entro 6mila euro annui, involontariamente disoccupate. Il sussidio SFL non è compatibile con RdC e  PdC o qualsiasi altro strumento pubblico di sostegno al reddito.

Trattandosi di un sussidio individuale, però sarà comunque compatibile con l’ADI (Assegno di Inclusione, che partirà nel 2024), che spetta ai soggetti in condizione di fragilità (presenza di figli minori, persone con disabilità e over 60 nel nucleo familiare). Possono quindi chiederlo anche persone occupabili che fanno parte di un nucleo familiare destinatario dell’Assegno di Inclusione, purché non inseriti nella scala di equivalenza attraverso la quale si determina il diritto all’ADI.

=> SFL compatibile con lavoro dipendente e autonomo

Sussidio tramite iscrizione al SIISL: le tre fasi

Per ottenere il Supporto per la formazione e il lavoro bisogna fare domanda tramite la piattaforma SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale lavorativa), sottoscrivendo un patto di attivazione digitale e impegnandosi a presentarsi alla convocazione del servizio per il lavoro competente per la stipula del patto di servizio. Dopo la sottoscrizione del patto digitale, infatti, il richiedente è convocato presso il Centro per l’Impiego per la stipula del patto di servizio personalizzato.

1.Cosa prevede il Patto di servizio personalizzato

Nel patto di servizio personalizzato sono indicate almeno tre agenzie o enti di intermediazione, scelti dal beneficiario del Supporto per la Formazione e il Lavoro nell’ambito del patto di attivazione digitale.

Il patto può anche prevedere l’adesione ai servizi al lavoro e ai percorsi formativi previsti dal Programma Nazionale per la Garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL), di cui alla Missione 5, Componente 1, del PNRR.

2.La formazione e le offerte di lavoro

Il secondo passaggio è il contatto (tramite la piattaforma del SIISL oppure messaggistica telefonica o posta elettronica) da parte delle agenzie/enti indicate nel Patto, che provvederanno a inserire il soggetto nel percorso di formazione più idoneo.

PS: tramite la piattaforma SIISL può anche ricevere offerte di lavoro.

3.L’erogazione del sussidio economico

A questo punto, scatta la terza fase, ossia il diritto al sussidio. L’inserimento nei programmi di riqualificazione prevede la corresponsione di un beneficio economico pari a 350 euro, che viene versato dall’INPS per un massimo di 12 mensilità.

Ogni 90 giorni è necessario confermare la partecipazione ai servizi di riqualificazione professionale. In mancanza di conferma, il beneficio è sospeso.