Busta paga: come si calcola l’aumento di stipendio

di Anna Fabi

18 Marzo 2024 19:25

Aumenti in busta paga per chi rientra nel taglio contributivo INPS: ecco gli importi maggiorati di stipendio netto al mese fino a dicembre 2024.

La busta paga dei lavoratori subordinati gode di un taglio del cuneo fiscale (in realtà contributivo) per tutto il 2024, rispettivamente al 6% e al  7% della retribuzione imponibile per chi ha una RAL fino a 35mila euro o 25mila euro.

La minore ritenuta applicata (la trattenuta corrisponde alle voci contributo FAP e IVS a carico dei lavoratori), si traduce teoricamente in un incremento dello stipendio netto fino a 100 euro lordi al mese. Ma è davvero così?

Vediamo come funziona nella pratica.

Taglio cuneo fiscale in busta paga e aumento stipendio netto

Il  taglio del cuneo fiscale è previsto in Legge di Bilancio 2024, spetta per tutto l’anno ai dipendenti che rientrano nelle fasce di importo retributivo lordo sopra indicate ma è calcolato su base mensile (nel senso che lo sgravio può spettare per un mese ma non per un altro nel caso in cui sfori – anche di un solo euro – la soglia massima prevista.

L’esonero parziale dal versamento dei contributi INPS a carico del dipendente, inoltre, riguarda la contribuzione relativa ai giorni di lavoro effettivo e non si applica ad esempio ai contributi figurativi, che di fatto non sono versati dal lavoratore.

A chi spetta lo sconto in busta paga nel 2024

Sono ricompresi tutti i rapporti di lavoro subordinato (compresi quelli di apprendistato o per lavoro agricolo) in forza presso qualunque datore di lavoro pubblico e privato, anche non imprenditore. Sono invece esclusi i lavoratori domestici.

L’esonero INPS fino al 6% sulla trattenuta ordinaria in busta paga per i contributi previdenziali (riduzione della ritenuta) a carico del lavoratore (di norma versati in misura pari al 9,19% della retribuzione lorda mensile percepita per il settore privato e all’8,8% nel pubblico) spetta ai lavoratori in forze con contratto di assunzione di lavoro subordinato (i dipendenti e assimilati) che abbiano una retribuzione mensile non superiore a 2.692 euro lordi parametrati su 13 mensilità.

L’esonero sale al 7% se l’imponibile del mese non sfora i 1.923 euro. Il riferimento per la retribuzione mensile è l’imponibile ai fini previdenziali.

CALCOLO STIPENDIO NETTO ONLINE

Quanto vale il taglio del cuneo in busta paga?

La riduzione dell’aliquota in busta paga comporta uno stipendio netto più alto. Come detto, la verifica del requisito da parte del datore di lavoro va fatta ogni mese, sulla base della retribuzione lorda spettante per ciascuna mensilità.

Come si calcola lo sconto INPS per i dipendenti?

Il taglio del cuneo fiscale nel settore privato, applicato mese su mese, si configura come uno sconto INPS a beneficio del lavoratore:

  • con retribuzione imponibile previdenziale entro i 2.692 euro, la trattenuta a titolo di contribuzione sarà del 3,19%;
  • con imponibile non eccedente i 1.923 euro mensili, la trattenuta è del 2,19% (si tagliano sette punti).

Di quanto è aumentato lo stipendio quest’anno?

Il vantaggio stimato con il nuovo sgravio rispetto alle regole ordinarie si quantifica in circa 80-100 euro al mese.

Facciamo una simulazione di calcolo per verificare come e quando scatta in concreto l’aumento dello stipendio netto in busta paga per i dipendenti con la RAL fino a 35mila euro lordi percepiti nel 2024.

Le somme diminuiscono o aumentano in proporzione allo stipendio ma, per fare un esempio, prendendo a riferimento le due soglie (rapportate alle soglie mensili sopra indicate), in termini assoluti il taglio delle trattenute è il seguente:

  • per imponibili annui di 25.000 euro, spettano da 60 a 70 euro in più rispetto alla trattenuta ordinaria.
  • per imponibili annui di 35.000 euro, spettano da 90 a 100 euro in più rispetto alla trattenuta ordinaria.

Per i redditi più bassi, l’aumento netto è di circa 30 euro con RAL fino a 15-20mila euro, che scende a 20 euro in più con stipendio lordo annuo di 10mila euro.