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RdC: al via assegno di ricollocazione

di Anna Fabi

28 Giugno 2019 09:25

L'Anpal dà il via all'assegno di ricollocazione per i beneficiari del reddito di cittadinanza: soggetti obbligati e modalità di erogazione.

Pubblicata da parte dell’Anpal la delibera n. 5/2019 con la quale recepisce le modifiche apportate dal DL 4/2019 in materia di assegno di ricollocazione  (AdRdC) spettante ai beneficiari di reddito di cittadinanza (RdC). Nella determina, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro fornisce indicazioni circa le modalità operative e l’importo di AdRdC a favore dei percettori di RdC in base all’art. 9 del Dl n. 4/2019, convertito dalla legge n. 26/2019.

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Assegno di ricollocazione

L’assegno di ricollocazione, lo ricordiamo, è lo strumento che accompagnerà fino al 2021 l’erogazione del reddito di cittadinanza con l’obiettivo di agevolare la ricerca di un’occupazione da parte dei percettori del nuovo ammortizzatore sociale. L’assegno di ricollocazione spetta a coloro che, per beneficiare del reddito di cittadinanza, sono chiamati a stipulare il Patto per il lavoro con il centro per l’impiego. L’AdRdC dovrà infatti essere speso presso i centri per l’impiego (CpI) o presso i soggetti accreditati che aiuteranno il percettore di RdC a trovare lavoro.

La mancata attivazione dell’assegno o del rispetto dei programmi volti alla ricerca intensiva di un’occupazione determinerà la decadenza del reddito di cittadinanza.

L’assegno non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF e non è assoggettato a contribuzione previdenziale e assistenziale. L’importo dell’assegno viene graduato in funzione del profilo personale di occupabilità a seconda del grado di profilazione del beneficiario, nonché del tipo di contratto:

  • da 1.000 a 5.000 euro in caso di risultato occupazionale che preveda un contratto a tempo indeterminato, anche in apprendistato;
  • da 500 a 2.500 euro in caso di contratto a termine superiore o uguale a 6 mesi;
  • da 250 a 1.250 euro per contratti a termine da 3 a 6 mesi (solo in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia).

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Soggetti obbligati

Sono obbligati alla stipula del patto per il lavoro presso i centri per l’impiego tutti i componenti maggiorenni del nucleo familiare percettore del RdC, non occupati né frequentanti un corso di studio, con esclusione degli affetti da disabilità e dei titolari di pensione diretta o d’età almeno di 65 anni.

Riconoscimento dell’assegno di ricollocazione

L’assegno di ricollocazione viene riconosciuto agli aventi diritto in fase di convocazione da parte del CpI per la verifica sull’occupazione e la stipula del patto di lavoro. L’AdRdC verrà riconosciuto al beneficiario entro 60 giorni dal riconoscimento del RdC- Il centro per l’impiego comunicherà il nominativo all’Anpal tramite il servizio “MyAnpal”, quindi l’Agenzia provvederà all’assegnazione dell’AdRdC. Sarà poi il beneficiario stesso a scegliere il soggetto erogatore del servizio presso il quale spendere il proprio assegno di ricollocazione.

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La scelta è obbligatoria e va effettuata entro 30 giorni dall’invio della comunicazione di attribuzione dell’AdRdC da parte dell’Anpal, pena la decadenza dell’assegno e del reddito di cittadinanza, ma può essere liberamente speso anche in un centro per l’impiego diverso da quello del domicilio. Libera anche la scelta della data del primo appuntamento con il soggetto erogatore, data a partire dalla quale decorrerà il periodo di assistenza che dura sei mesi, prorogabile di altri sei mesi. Ogni appuntamento, presenza o assenza, verrà tracciato e, in caso di inadempimenti, scatteranno in automatico le previste misure sanzionatorie. Nell’arco del periodo di validità dell’AdRdC è possibile cambiare il soggetto erogatore, ma una sola volta. In questo caso il subentrante erogherà il servizio per il periodo residuo.

Assistenza alla ricerca del lavoro

Grazie al riconoscimento dell’AdRdC i soggetti beneficiari riceveranno un servizio di assistenza intensiva nella ricerca di lavoro, ovvero:

  • assistenza alla persona e tutoraggio con l’assegnazione di un tutor e la definizione e condivisione di un programma personalizzato per la ricerca attiva del lavoro;
  • ricerca intensiva di opportunità occupazionali tramite la promozione del profilo occupazionale del beneficiario, la selezione dei posti di lavoro e l’assistenza nelle preselezioni e nelle prime fasi di inserimento in azienda.