IVA, detrazioni, TFR: sono tutti argomenti al centro di clausole di salvaguardia previste dalle manovre finanziarie degli ultimi anni.
Aumento IVA e taglio lineare delle detrazioni erano presenti in clausole delle manovre finanziarie 2011 per frenare lo spread; le abolizione delle agevolazioni sul TFR erano presenti in clausole della Finanziaria 2007 e 2008 per la busta paga dei lavoratori.
Ebbene, con la Legge di Stabilità 2013 ( => vai allo Speciale) scattano tutte.
Aumento IVA
la Legge di Stabilità prevede da luglio 2013 un incremento di un punto di due aliquote, quella al 21% che salirà al 22%, e quella del 10% che passerà all’11%. Si tratta di una parziale applicazione della clausola di salvaguardia inserita dal Salva Italia di fine 2011: per assicurare il pareggio di bilancio, se non fossero bastate le altre misure fiscali, era previsto un aumento IVA.
Aumenti IVA => leggi le nuove tasse del Ddl Stabilità
In realtà , questa “clausola“, era più pesante rispetto alla norma applicata con la Legge di Stabilità : prevedeva un aumento di due punti (quindi le aliquote dovevano salire al 23% e 12%), a partire da questo ottobre 2012. L’ipotesi è stata scongiurata utilizzando i risparmi della spending review dell’estate scorsa, legge che conteneva non solo il rinvio dell’eventuale balzello al luglio 2013, ma anche l’auspicio a evitarlo del tutto. Invece, l’aumento Iva, pur dimezzato a un solo punto, è arrivato con la Legge di Stabilità , almeno nella versione approvata dal governo. Viste le proteste delle imprese (<= leggi i dettagli)e delle associazioni di consumatori e le perplessità di alcune parti politiche, si preannuncia senz’altro come uno dei temi più caldi del dibattito in aula.
Taglio detrazioni
E siamo alle detrazioni: la manovra 2013 prevede per i redditi sopra i 15mila euro una franchigia di 250 euro su una lunga serie di deduzioni e detrazioni, e un tetto di 3mila euro sulla sola detraibilità .
Legge di Stabilità => Scopri quali tagli sono retroattivi
Tradotto: c’è una sforbiciata notevole alle detrazioni (anche quelle “importanti”, come il mutuo sulla prima casa). Il taglio alle detrazioni era previsto da una clausola di salvaguardia inserita in un’altra manovra del 2011, il cosiddetto Decreto di Ferragosto dell’allora governo Berlusconi (legge 138/2011). Si trattava di un taglio lineare (ovvero non selettivo, ma che va a colpire indiscriminatamente tutte le voci) del 5% nel 2012 e del 20% nel 2013 per deduzioni e detrazioni: anche qui, serviva ad assicurare il rispetto dei vincoli di bilancio, e si prevedeva scattasse in mancanza di un buon esito dell’esercizio della delega fiscale dell’allora governo.
In realtà , questa criticatissima misura sui tagli lineari è stata poi superata proprio con il Salva Italia, che invece i conti li ha assicurati con l’Iva. Ma ora con la Legge di Stabilità il taglio rientra dalla finestra. Non è lineare, ma selettivo (alcune voci sono risparmiate, come le spese sanitarie che non concorrono a formare il tetto di 3mila euro), e articolato (ovvero inserendo tetti e franchigie), ma certamente un taglio (<= leggi come aumentano le tasse con la finanziaria 2013).
Tagli sul TFR
La manovra 2013 taglia agevolazioni che erano state inserite nelle finanziarie 2007 e 2008, per salvaguardare il trattamento di fine rapporto dalla rimodulazione, sfavorevole per il contribuente, degli scaglioni IRPEF. Nella Legge di stabilità spariscono queste agevolazioni, il che significa che sul TFRsi pagheranno tasse più alte.
Legge di Stabilità 2013 => Vedi come aumentano le tasse sul lavoro e TFR