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Ristrutturazioni edilizie: Guida 2014 alle agevolazioni fiscali

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 7 Maggio 2014
Aggiornato 6 Settembre 2014 06:46

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Agenzia delle Entrate: Guida ai Bonus ristrutturazioni a fronte delle novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2014.

A poche settimane dalla scadenza per la consegna del 320/2014 ai sostituti d’imposta, facciamo il punto sulle detrazioni fiscali che si possono ottenere in sede di dichiarazione dei redditi alla luce delle agevolazioni in corso. In particolare, parliamo di: interventi di ristrutturazione edilizia degli edifici (bonus ristrutturazioni); adeguamento antisismico di edifici adibiti ad abitazione principale o ad attività produttive che si trovano in zone sismiche ad alta pericolosità; acquisto di arredi per immobili oggetto di agevolazione (Bonus Mobili). In tutti questi casi, si ha diritto ad uno sconto d’imposta .

=> Bonus Ristrutturazione 2014: novità e istruzioni

Ristrutturazioni edilizie

  • per ristrutturazioni sostenute dal 26 giugno 2012 fino al 31 dicembre 2014, spese detraibili al 50% dall’IRPEF fino a un massimo di 96 mila euro;
  • dal 2015 la detrazione IRPEF scenderà al 40%, sempre per le spese fino a 96 mila euro;
  • dal 2016 il bonus tornerà all’aliquota ordinaria del 36% con un tetto massimo di spesa di 48 mila euro.

Adeguamento antisismico

  • detrazione 65% per spese 4 agosto 2013-31 dicembre 2014, tetto 96 mila euro;
  • detrazione 50% fino a un massimo 96 mila euro di spesa dal nel 2015.

Mobili

Prorogata fino al 31 dicembre 2014 la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) in caso di acquisti finalizzati all’arredo degli immobili ristrutturati. Il tetto in questo caso è stato fissato a 10 mila euro.

=> Bonus Mobili: guida alla compilazione del 730/2014

Un recente emendamento al Ddl Emergenza Abitativa, ha proposto di ripristinare la misura secondo cui gli arredi possano costare più della ristrutturazione. Ricordiamo che l’agevolazione era stata inserita nella prima versione del Piano Casa, ma poi stralciata in fase di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, riportando il requisito alla versione di partenza: le spese per gli arredi si possono scaricare al 50% solo per la parte che non supera quanto speso per i lavori di ristrutturazione (fermo restando il tetto massimo dei 10mila euro). Vedremo come finirà nel corso della discussione in Senato del decreto.

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Per maggiori informazioni consultare la Guida dell’Agenzia delle Entrate.