Bonus Psicologo e Trasporti 2023 ancora in sospeso

di Anna Fabi

6 Marzo 2023 09:32

Bonus Trasporti e Bonus Psicologo 2023 ancora fermi ai nastri di partenza: i due voucher per cittadini e famiglie sono bloccati dalla burocrazia lenta.

Ai primi di marzo, risultano ancora ai nastri di partenza una serie di bonus e agevolazioni concesse in via teorica per l’intero 2023 dalla Manovra finanziaria, ma che sono rimasti in stallo a causa della mancanza di decreti attuativi o altre procedure burocratiche che ne hanno bloccato l’attuazione.

In particolare il Bonus Trasporti ed il Bonus Psicologo 2023, ma non soltanto: ci sono contributi fermi da tutto il 2022. Vediamo dunque a che punto è la sitazione per queste misure.

Bonus Trasporti

Il rinnovo per il 2023 del Bonus Trasporti da 60 euro richiede la definizione dei termini e delle modalità di erogazione del bonus attraverso un decreto interministeriale dell’Economia, dei Trasporti e del Lavoro. L’iter burocratico doveva concludersi entro metà febbraio ma al momento tutto tace.

Il voucher sulla spesa di un abbonamento ai mezzi pubblici e i trasporti locali è riservato ai cittadini e alle famiglie, e il suo avvio tempestivo sarebbe particolarmente utile in tempi di caro prezzo e rincari per benzina e biglietti di trasporto.

L’edizione 2023 del Bonus Trasporti, ad ogni modo, ha subito una forte riduzione della copertura finanziaria. In particolare, l’ultimo Decreto Aiuti e poi il Decreto Carburanti lo hanno rinnovato ma hanno ridotto la soglia massima di reddito lordo per l’accesso al beneficio, che è passata da 35.000 euro a 20.000 euro. Questo ha comportato una riduzione della platea di beneficiari del bonus per l’acquisto di un abbonamento annuale o mensile per metro, autobus, tram o trasporto ferroviario.

Per il resto, non appena sarà nuovamente utilizzabile, non cambiano le caratteristiche di fondo: il voucher è nominativo e utilizzabile per l’acquisto di un solo abbonamento. I genitori possono richiederlo anche per i figli minorenni. Non è cedibile, non costituisce reddito imponibile e non rileva ai fini ISEE.

L’avvio del Bonus Psicologo 2023 richeide un decreto attuativo da parte del Ministero della Salute e di quello dell’Economia, in assenza del quale mancano le direttive sull’assegnazione e la distribuzione del voucher e le eventuali conferme rispetto allo scorso anno sulle modalità di presentazione della domanda e dei requisiti di accesso.

La Legge di Bilancio 2023 lo ha prorogato fino al 2024 aumentandone l’importo, per ciascun beneficiario, da 600 a 1.500 euro, pari a 50 euro a seduta (con un plafond di 5 milioni di euro per l’anno in corso e di 8 milioni per l’anno prossimo). L’edizione passata ha visto il Bonus Psicologo erogato sulla base del requisito ISEE (modulato in base a tre soglie) e delle domande inviate all’INPS (con successive graduatorie regionali).

Per il 2022 è stato regolamentato con Decreto Salute-Economia e con Circolare n.83 del 19 luglio 2022 ed è stato prenotabile dal 25 luglio al 24 ottobre scorso. Per il 2023 è ancor tutto fermo.

Al momento, quindi, non è ancora possibile richiedere il Bonus Psicologo per l’anno 2023 dal momento che non vi sono certezze sulle modalità di richiesta e soprattutto sulla quantificazione per fasce ISEE, visto che si conosce soltanto il dettaglio sulla copertura finanziaria annua complessiva.

Altri Bonus in attesa

Oltre ai Bonus 2023, fermi ai box ci sono persino voucher previsti per il 2022 e mai partiti. Il caso più eclatante è quello del Bonus Occhiali, ossia il contributo di 50 euro per acquistare occhiali da vista e lenti a contatto, riservato alle famiglie con ISEE fino a 10mila euro. Previsto dalla Legge di Bilancio per lo scorso anno (comma 438 della legge 30 dicembre 2020, n. 178) non è mai partito. Ma forse qualcosa, finalmente, si sta muovendo. O forse no.

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto 21 ottobre 2022 del Ministero della Salute, era atteo l’avvio delle domande per il “Bonus vista” a partire dal 15 febbraio 2023. Peccato che della piattaforma web dedicata alla misura sul Ministero della Salute non vi sia ancora traccia.