Maternità autonome: i nuovi requisiti

di Noemi Ricci

15 Maggio 2017 10:30

Indennità di maternità autonome e regolarità contributiva in caso di regime contributivo agevolato chiarimenti INPS.

Anche gli autonomi hanno diritto all’indennità di maternità/paternità durante i periodi di tutela della maternità/paternità. A chiarire i requisiti necessari in regime contributivo agevolato per le lavoratrici autonome (artigiane, commercianti, coltivatrici dirette, colone, mezzadre, imprenditrici agricole professionali, pescatrici autonome della piccola pesca marittima e delle acque interne iscritte alla gestione INPS di riferimento, in regola con il versamento dei contributi anche nei mesi compresi nel periodo di maternità) che devono presentare domanda è il Messaggio n. 1947/2017 dell’INPS.

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In particolare, il requisito fondamentale per l’accesso alla tutela della maternità da parte delle lavoratrici autonome che abbiano usufruito del regime contributivo agevolato ai sensi della legge n. 190/2014, come modificata dalla legge n. 208/2015, è il regolare versamento di tutti i contributi previsti dalla legge per il regime agevolato, compreso il contributo annuo di maternità.

Tale regolarità contributiva viene riconosciuta a tutte le lavoratrici che abbiano regolarmente effettuato i versamenti contributivi in regime agevolato, sebbene tali versamenti non assicurino l’accredito di un numero sufficiente di mesi di contribuzione.

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Questo perché il regime agevolato prevede un versamento di contributi in misura ridotta, rispetto all’importo ordinario della contribuzione dovuta sul minimale di reddito, determina una proporzionale riduzione del numero di mesi accreditati, i quali vengono attribuiti progressivamente a partire dall’inizio dell’anno solare.

Dunque la prestazione della maternità deve essere riconosciuta anche nell’ipotesi in cui il versamento contributivo IVS sia insufficiente a coprire tutte le mensilità anche a fronte del fatto che, seppur in presenza del regime previdenziale agevolato, le lavoratrici in questione sono tenute al versamento dell’intero contributo di maternità, pari ad € 7,44 annui, da corrispondere alle scadenze previste per la contribuzione in misura fissa.

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