Bonus madri lavoratrici: online la procedura INPS

di Barbara Weisz

7 Maggio 2024 09:00

Le dipendenti madri con diritto all'esonero contributivo introdotto nel 2024 possono comunicare all'INPS il codice fiscale dei figli: la procedura.

L’esonero contributivo per madri lavoratrici con almeno due o tre figli va chiesto al datore di lavoro, ma le aventi diritto possono scegliere una procedura che prevede anche una domanda all’INPS. L’istituto previdenziale ha rilasciato uno specifico applicativo, denominato “Utility Esonero Lavoratrici Madri”, per presentare la domanda.

Le istruzioni sono contenute nel messaggio INPS 1702/2024. Vediamo cosa prevedono.

Bonus madri lavoratrici: esonero in busta paga

Il riferimento sono i commi 180 e 181 della legge 213/2023. L’agevolazione si rivolge alle lavoratrici con almeno tre figli, fino al compimento del 18esimo anno di età del figlio più piccolo.

Prevede un esonero al 100% dei contributi previdenziali a carico della lavoratrice assunta a tempo indeterminato fino a un tetto di 3mila euro, per i periodi di paga dal primo gennaio 2024 al 31 dicembre 2026.

Per il solo 2024, possono applicare lo sgravio contributivo anche le lavoratrici con due figli, fino al decimo anno di età del minore. Sono sempre esclusi i rapporti di lavoro domestico.

Come si presenta la domanda

L’INPS ha già fornito le istruzioni operative con la circolare 27/2024. La lavoratrice presenta la domanda al datore di lavoro, indicando il numero dei figli e i relativi codici fiscali.

Può pero decidere di comunicare il codice fiscale dei figli direttamente all’INPS, ed è questo il caso in cui si utilizza il tool appena attivato, “Utility Esonero Lavoratrici Madri“.

Quali lavoratrici possono usare il tool

Il messaggio INPS annuncia la pubblicazione di questo strumento, disponibile sul portale dell’istituto di previdenza al seguente percorso: “Imprese e Liberi Professionisti” > “Esplora Imprese e Liberi Professionisti” > sezione “Strumenti” > “Vedi tutti” > “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)” > “Utilizza lo strumento”.

Bisogna accedere all’area riservata del portale autenticandosi con la propria identità digitale di tipo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di Identità Elettronica) 3.0.

Dopo aver selezionato la voce “Utility Esonero Lavoratrici Madri”,  la lavoratrice può procedere con la dichiarazione degli identificativi, fornendo i codici fiscali o, in via alternativa, laddove non sia in possesso dei codici fiscali, le informazioni anagrafiche dei figli.

Attenzione: questa modalità di presentazione della domanda direttamente all’INPS è consentita esclusivamente alle lavoratrici madri per le quali il datore di lavoro ha esposto l’esonero spettante nei flussi di denuncia Uniemens, con gli appositi codici di conguaglio indicati nella circolare 27/2024, ma senza indicare i codici fiscali dei figli.

L’INPS invia a queste beneficiare una mail per invitarle ad avvalersi di questa procedura. In ogni caso, le lavoratrici che non ricevono questa comunicazione devono comunque accedere all’utility per inserire i dati dei figli.

Tempistiche di comunicazione all’INPS

L’accesso all’applicativo può avvenire dopo 45 giorni dalla fine del mese di competenza in cui il datore di lavoro ha esposto nei flussi Uniemens, per la prima volta, i codici relativi all’esonero in oggetto. Ed entro 7 mesi dal primo giorno del mese successivo a quello di competenza.

Esempio

L’azienda ha esposto l’indicazione sull’incentivo spettante nella denuncia Uniemens di competenza del mese di marzo 2024. L’accesso all’applicativo può avvenire a partire dal 15 maggio, e fino al 30 novembre. L’INPS dopo aver ricevuto la domanda invia l’esito: l’eventuale integrazione della documentazione può essere inviata sia tramite l’applicativo sia andando allo sportello.

Le lavoratrici impossibilitate ad accedere all’utility, in quanto sprovviste di codice fiscale validato all’Anagrafe tributaria e prive di SPID, CNS o CIE 3.0, devono recarsi presso la sede INPS territorialmente competente con la documentazione integrativa necessaria (ad esempio, estratto di nascita dei figli o stato di famiglia) per la verifica della legittima fruizione dell’esonero in oggetto.