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Cloud Computing in Italia: Report 2013

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 25 Gennaio 2013
Aggiornato 18 Novembre 2013 07:50

Rapporto Nextvalue sullo stato del Cloud Computing in Italia: lo utilizza il 69% delle imprese medio-grandi, soprattutto per email, disaster recovery e archiviazione.

I risultati del nuovo Rapporto sullo stato del Cloud Computing in Italia sottolineano il forte interesse espresso dalle imprese, che vi investono sempre di più migrando sulla Nuvola.
La ricerca, condotta su 142 CIO e Direttori IT delle principali aziende in Italia, evidenzia che nel 69% di quelle medio-grandi ha già adottato soluzioni cloud.

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Un trend destinato a consolidarsi nel medio periodo, quando le soluzioni nella Nuvola diverranno più accessibili e diffuse, anche nella Pubblica Amministrazione, per la quale si attendono le indicazioni della neonata Agenzia per l’Italia Digitale, legata a doppio nodo al destino dell’Agenda Digitale del nostro paese.

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«Il Cloud – si spiega nella relazione di accompagnamento ai risultati della ricerca, condotta da Nextvalue – è già penetrato nel sistema produttivo italiano, che spinge l’IT verso una nuova fase. L’onda lunga raggiungerà presto anche le piccole imprese, oggi solo sfiorate dal Cloud, mentre è certo che abbia già permeato vasti settori sottostanti del mondo professionale e delle micro-aziende».

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Il primo passo è quello di comprendere pienamente il concetto di Software-as-a-service (SaaS), che trasforma le applicazioni in servizi fruibili tramite Internet da ogni azienda. I software cloud coprono infatti tutte le esigenze delle imprese: tra cui CRM, office suite, Business Intelligence, Web Collaboration, Social Media, e così via.

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Per il campione intervistato, il Cloud viene utilizzato soprattutto per posta elettronica (60%), Disaster Recovery e Business Continuity (54%), Archiviazione (53%), Collaboration (43%), CRM (42%).