Pace fatta fra Google e l’Antitrust, che ha chiuso l’istruttoria in cui si ipotizza un abuso di posizione dominante da parte del colosso di Mountain View. Il motore di ricerca ha presentato una serie di impegni, che l’autorità garante della Concorrenza ha reso vincolanti, e che gli editori salutano con soddisfazione. L’indagine riguardava in particolare due punti fondamentali: Google News e i servizi pubblicitari della stessa azienda californiana.
Per quanto riguarda le news, le conclusioni raggiunte concedono agli editori un maggior controllo sui propri contenuti. In particolare, Google assicura il mantenimento di un software separato «che dà agli editori la possibilità di decidere quali contenuti giornalistici rendere utilizzabili su Google News senza pregiudicarne l’indicizzazione sul motore di ricerca» relativo al web. Gli editori possono scegliere «se consentire o meno l’accesso ai propri siti da parte di Google News, decidere di escludere selettivamente specifici articoli o immagini, ovvero di far apparire i titoli degli articoli» anche senza rendere disponibile il testo.
E possono farlo direttamente online, utilizzando il “robot exclusion protocol”, già attivo dal dicembre del 2009, che permette di escludere i contenuti direttamente, senza rivolgersi al desk di Google come accadeva prima.
Il capitolo relativo alla pubblicità prevede la trasparenza della piattaforma AdSense. Si tratta di un servizio che permette agli editori di pubblicare sulle proprie pagine gli annunci degli inserzionisti AdWords ottenendo un guadagno per ogni click (una percentuale va all’editore, una a Google). Gli impegni previsti dall’Antitrust stabiliscono il diritto degli editori di conoscere con esattezza la ripartizione dei ricavi, l’obbligo da parte di Google di comunicare eventuali modifiche prima che diventino operative, e infine la possibilità per gli editori di rilevare il numero di click, purché utilizzino tecnologie compatibili con la piattaforma.
Questi, in estrema sintesi, i termini della delibera con cui l’Antitrust ha chiuso l’istruttoria. Il legale di Google Mario Siragusa commenta che la decisione dell’Antitrust «premia l’attitudine cooperativa mostrata dalla società nei confronti della società». Il presidente della Fieg, la federazione degli editori, esprime «apprezzamento per l’attività svolta dall’Antitrust italiana» e sottolinea che «gli impegni assunti da Google modificano a livello mondiale alcune politiche editoriali e commerciali collegate ai servizi Google News e AdSense».
Infine l’Autorithy per la Concorrenza sottolinea che «un’istruttoria antitrust non può sciogliere il nodo dell’adeguata remunerazione dell’attività delle imprese che producono contenuti editoriali online» e sollecita una «legge nazionale che definisca un sistema di diritti di proprietà intellettuale in grado di incoraggiare su internet forme di cooperazione virtuosa tra i titolari di diritti di esclusiva sui contenuti editoriali e i fornitori di servizi innovativi che riproducono ed elaborano i contenuti protetti da tali diritti». Questa questione «deve anche essere promossa dalle istituzioni italiane presso le opportune sedi internazionali». Anche gli editori auspicano un intervento del legislatore su questo punto.