


Nulla di fatto per il rinnovo di due contrati collettivi del pubblico impiego, relativi alla Sanità e alle Funzioni Locali.
Alla firma dell’accordo per il rinnovo del CCNL Funzioni Centrali, infatti, non è seguita l’intesa tra le parti sociali per i lavoratori del comparto Sanità (580mila infermieri e tecnici del Sistema Sanitario Nazionale) e per i dipendenti degli Enti Locali, 430mila persone attive presso Regioni, Province, Comuni e Camere di Commercio.
CALCOLO STIPENDIO NETTO ONLINE
Rinnovo CCNL Enti locali
Per Cgil e Uil (in rappresentanza della maggioranza delle sigle sindacali presenti al tavolo di rinnovo del CCNL Funzioni Locali), le risorse stanziate nelle Leggi di Bilancio per coprire il triennio 2022-24 sono insufficienti, tanto che non è possibile garantire un aumento dello stipendio tabellare.
Non ci sono risposte per la Polizia locale, per il settore educativo scolastico, per gli amministrativi, i tecnici e demografici, gli assistenti sociali. Questo comparto ha una pluralità di figure e servizi che hanno bisogno di strumenti di valorizzazione professionale che la bozza di CCNL presentata da Aran non contiene a causa dell’assenza di risorse disponibili.
I sindacati puntano il dito sull’aumento del 5,78% ancora lontano dall’inflazione al 16,5% nel triennio di riferimento, che produce effetti inferiori per le Funzioni Locali:
- Funzionari ed elevate qualificazioni: aumento lordo 141,5 euro; senza Indennità di vacanza contrattuale (Ivc) 67,04 euro; netto circa 38,70 euro.
- Istruttori: aumento lordo euro 130,41, senza Ivc 61,80; netto circa 42,26.
- Operatori esperti: aumento lordo 116,03; senza Ivc 54,97; netto circa 37,59.
- Operatori: aumento lordo 111,45; senza Ivc 52,78; netto circa 36,09.
La proposta ARAN include anche misure buoni pasto nei giorni di lavoro agile. Ma per i sindacati Cgil e Uil non basta. La Cisl sarebbe stata invece favorevole alla firma.
Rinnovo CCNL Sanità
Per quanto riguarda il comparto Sanità, a far naufragare le trattative sono state diverse questioni che toccano da vicino la formazione dei professionisti sanitari, il riconoscimento dell’alta qualificazione, la mobilità ma anche l’indennità di pronto soccorso e l’esenzione dai turni notturni per gli over 60.
Uno dei nodi, come sottolinea il sindacato Nursing Up guidato da Antonio De Palma, riguarda ancora una volta le risorse economiche: i 170 euro lordi (+6%) proposti per i lavoratori sono considerati una cifra irrisoria, “fumo negli occhi” rispetto alle reali necessità di riconoscimento economico per il personale sanitario.
La richiesta dei sindacati era invece quella di adeguare gli aumenti all’inflazione (+17%) degli anni scorsi.
A questo punto, il Governo potrebbe anche decidere di applicare gli aumenti salariali in modo unilaterale nel rinnovo del CCNL, anche senza intesa tra le parti.