Cambiare lavoro

di Francesca Vinciarelli

6 Novembre 2015 15:00

Cambiare lavoro, ecco come fare.

Il tempo spesso porta a vivere sul proprio lavoro un momento di stallo, si vive la giornata lavorativa pensando solo al rientro a casa, non si riesce inoltre a trovare più la giusta passione e la carica iniziale. Le tempistiche per cui accade ciò sono più o meno lunghe, a secondo se il lavoro svolto è ciò che si è sempre desiderato o meno. 

=> Perché cambiare lavoro 

L’unica soluzione a tutto il malessere che causa un lavoro che non gratifica più è il cambiamento. Cambiare lavoro può essere in alcuni casi la scelta più giusta, in altri però rischia di creare ancora più problematiche dell’attuale lavoro. La decisione di cambiare lavoro deve essere presa con consapevolezza e con la sicurezza di avere un nuovo impiego, sopratutto quando è presenta un alto livello di disoccupazione. Se dopo ogni valutazione la soluzione migliore rimane il cambiamento è importante iniziare per gradi, in primis si deve capire secondo i criteri della legge e della propria azienda, quali sono le tempistiche e tutte le eventuale procedure per abbandonare il proprio lavoro. Insieme a tutti i processi che accompagnano l’abbandono del proprio lavoro, è importante capire e trovare il lavoro adatto alle proprie capacità e alle proprie conoscenze. 

=> Cambiare lavoro è la scelta giusta?

L’errore più comune è quello di sperare in un ambiente lavorativo diverso, in una retribuzione e delle mansioni migliori, senza valutare tutti i dettagli in precedenza, e scoprire dopo poco che non è affatto così. Per questo è importante non fermarsi solo alla proposta di lavoro, ma capire davanti a quale aziende ci si trova, riuscire a comunicare con i lavoratori di quell’azienda e ascoltare le loro opinioni e capire se seguire un determinato ramo di lavoro o cambiare del tutto settore.