Utili del 2011 e raccolta pubblicitaria in calo per Mediaset, che annuncia il suo programma per tentare la risalita e favorire la crescita già nella seconda metà del 2012: investire su Internet grazie a un accordo globale stipulato con un colosso del Web. Un progetto ambizioso ma già in corso d’opera, stando almeno a quanto dichiara il CEO Giuliano Adreani.
Secondo i piani dei vertici di Mediaset, infatti, solo attraverso gli spot sarà possibile triplicare gli utili, fermi a 200 milioni di euro nel 2011 contro gli oltre 350 dell’anno precedente. Tre i piani d’azione previsti da Adreani, volti rispettivamente a potenziare lo sviluppo del gruppo tagliando i costi interni, rivitalizzando il settore della Pay TV e instaurando una partnership con un colosso telematico: “Da soli potremmo triplicare la raccolta attuale sul web, che nel 2012 arriverà a 30 – 40 milioni grazie anche a servizi innovativi come i programmi TV disponibili online e la forza del sistema TgCom24, canale all news, sito internet e applicazione per tablet e smartphone“.
Ma le mire principali del gruppo di Cologno Monzese coinvolgono proprio la Rete, grazie a un accordo con uno dei maggiori operatori internazionali, tra i quali potrebbe celarsi Apple, Google, Microsoft, Yahoo ma anche strizzando l’occhio a social network come Facebook e Twitter. Adreani ammette che “Non abbiamo preclusioni: il dialogo è aperto e se ci saranno le condizioni puntiamo a finalizzare un accordo entro l’anno“.
Una manovra necessaria anche per far fronte alla sempre più stretta concorrenza di Sky nell’ambito delle Pay TV, ma soprattutto uno strumento potenzialmente in grado di favorire la crescita immediata del gruppo, che si aggiunge alla pianificazione economica a lungo raggio basata sul taglio dei costi.
La società, infatti, punta a ridurre le spese di almeno 250 milioni di euro entro il 2014, tuttavia non sono previsti tagli al personale. L’amministratore delegato di Mediaset afferma infatti che “Non ci sarà alcun licenziamento ma agiremo per snellire l’assetto organizzativo, agevolando le uscite programmate, valutando le situazioni che sono già vicine alla pensione. Nessuna azione drastica ma efficaci operazioni di manutenzione“.