Brutte notizie per Mediaset, che non ha vinto il ricorso contro l’imprenditore americano reo di aver acquistato all’asta il dominio mediaset.com: una sconfitta pesante per il gruppo televisivo di Cologno Monzese, che non aveva provveduto al rinnovo nei tempi previsti andando perfino oltre il periodo di tolleranza (grace period) stabilito per legge.
Per Mediaset questa dimenticanza ha portato conseguenze impreviste, infatti il dominio è stato acquistato da una società che, successivamente, lo ha messo all’asta facendolo finire nelle mani di Didier Madiba, responsabile della Fenicius Llc e decisamente poco propenso a “restituire” quanto acquistato al primo proprietario.
A nulla è servita la richiesta di ricorso inviata dal Biscione al Wipo (World Intellectual Property Organization), accompagnata da pesanti accuse verso il nuovo proprietario, che stando ai legali del gruppo avrebbe agito in “malafede”. Secondo l’azienda, infatti, Madiba era non era interessato al dominio in se, ma il suo fine era piuttosto quello di rivenderlo, un giorno, ottenendo un lauto guadagno.
Secondo il Wipo, tuttavia, non c’è stata alcuna violazione dei diritti vantati da Mediaset sul marchio, soprattutto considerando le motivazioni del nuovo possessore: “mediaset”, infatti, sarebbe semplicemente l’unione delle due parole “media” e “set”, entrambe appropriate al settore in cui la sua società opera negli USA. Come ulteriore prova a suo favore, inoltre, è stata tenuta in considerazione anche l’esistenza di un sito, intestato alla medesima società, dove effettivamente si vendono software finalizzati al backup dei sistemi operativi.
Una sentenza amara per l’azienda della famiglia Berlusconi, che senza dubbio contava sull’appoggio del Wipo: l’organo giuridico, invece, non ha potuto che siglare il passaggio del dominio in mani straniere, tuttavia sono in molti a sostenere che questa situazione non rimarrà invariata a lungo. La sconfitta, inoltre, arriva a poche settimane dall’annuncio diffuso dai vertici del gruppo e relativo all’avvio di un grandioso programma di investimenti sul Web, grazie anche all’accordo con un colosso della comunicazione online.