Nuovi ingressi nel consiglio di amministrazione Fiat, che oltre a ridurre da 15 a 9 il numero dei membri fa un passo in avanti verso le pari opportunità accogliendo due quote rosa d’eccezione: è la prima volta in 113 anni, infatti, che il board della casa automobilistica vede affacciarsi una partecipazione femminile.
L’assemblea degli azionisti Fiat ha approvato l’ingresso di Patience Wheatcroft e Joyce Victoria Bigio nel CdA, due donne manager con alle spalle incarichi di prestigio che possono vantare il pieno sostegno del presidente John Elkann, ma anche l’approvazione della Consulta Femminile della Regione Piemonte, che in una nota ha dichiarato: “La nomina di due donne di grande capacità ed esperienza all’interno del C.d.A. della Fiat è un’ottima notizia che dimostra l’attenzione per le indicazioni che provengono dalla società da parte di una delle nostre maggiori industrie, ma è anche una scelta in linea con quanto previsto dalla nuova legge sulle quote di genere all’interno dei consigli di amministrazione delle società quotate“.
Patience Wheatcroft, giornalista televisiva e della carta stampata, arriva della Camera dei Lord inglese e ha un passato da direttore responsabile del Wall Street Journal Europe. Victoria Bigio ha invece molteplici esperienze manageriali in società multinazionali a livello internazionale, con una formazione maturata presso Euromobiliare, The Waste Management Group, American International Bakeries e Sotheby’s Italia.
Per il gruppo torinese è anche arrivato il momento di fare bilanci, soprattutto in seguito all’annuncio di un potenziamento nell’acquisizione di Chrysler destinato, probabilmente, a prendere forma nel corso del 2012. Per l’immediato futuro sono previsti ricavi superiori ai 77 miliardi e un utile netto compreso tra 1,2 e 1,5 miliardi euro. Per Sergio Marchionne si tratta di previsioni che confermano l’impegno del Lingotto nel “Proseguire lungo le direttrici strategiche delineate dai piani quinquennali, presentati a novembre 2009 per Chrysler e ad aprile 2010 per la Fiat.”
Considerazioni importanti sull’operato del gruppo arrivano anche dal presidente Elkann: “Il 2011 ha cambiato la Fiat per sempre, con lo spin off e l’acquisizione della quota di maggioranza di Chrysler: oggi è un gruppo automobilistico del tutto nuovo. Grazie all’unione con Chrysler è oggi uno dei principali gruppi nel mondo: vende 4 mln di auto, è presente in 44 paesi e opera in 140, ha 155 stabilimenti dove vengono prodotti con i 9 marchi più di 4 mln di auto, 197 mila dipendenti“.