Sul tema esodati è ancora scontro tra Governo e sindacati, ma alle pressioni delle parti sociali che chiedono un decreto risolutivo al Ministro Elsa Fornero, si aggiungono oggi anche le dichiarazioni del presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua, fermamente convinto dell’urgenza di una soluzione tempestiva e a beneficio di tutti i lavoratori in attesa di pensione.
Da parte del Ministro del Welfare, invece, c’è la volontà di garantire un reddito solo a una parte dei lavoratori esodati attualmente privi di trattamento pensionistico, mentre viene rinviata la possibilità di estendere la normativa a tutta la categoria in seguito a un prossimo tavolo con i sindacati: “Non possiamo pensare che tutto si riapra, abbiamo un decreto pronto che ha la firma del ministro dell’Economia e che arriverà nei prossimi giorni. E’ una soluzione parziale ma le riforme costano e gli esodati sono un costo della riforma. Poi, insieme alle parti sociali, si cercherà una soluzione per gli altri“.
Il Governo, infatti, ha previsto per il momento solo la garanzia di un reddito a favore di 65 mila esodati, vale a dire i lavoratori che hanno lasciato il proprio impiego entro dicembre 2011: si tratta di risorse economiche contenute nel decreto Salva-Italia e milleproroghe, tuttavia non sono fondi sufficienti per applicare le norme previdenziali a un numero maggiore di persone.
Quindi, 65 mila esodati contro gli oltre 130 mila stimati dall’Inps, che proprio attraverso il presidente Mastrapasqua ha inviato al Governo una richiesta molto esplicita per estendere gli interventi a favore di tutti coloro che allo stato attuale non percepiscono alcuna retribuzione e sono in attesa della pensione: “La loro condizione deve trovare una soluzione che valga per tutti e non solo per un contingente di coloro che hanno questo diritto. Nei processi di transizione chi è colto a metà del suo passaggio personale non può e non deve essere dimenticato o trascurato“.
Un commento negativo alle parole del dicastero del lavoro arrivano anche dalla Cgil, che boccia in pieno la soluzione prospettata da Elsa Fornero e basata sulla regolarizzazione della situazione degli esodati in due tempi. Susanna Camusso ha infatti etichettato questa proposta come “Un disprezzo nei confronti delle persone, il ministro parla senza sapere di cosa parla. O la soluzione è per il complesso degli esodati o è meglio che si sospenda subito la riforma degli ammortizzatori sociali perché le misure proposte non reggerebbero la situazione“.