Lavoro, Inps: cassa integrazione a maggio +22,5%

di Teresa Barone

7 Giugno 2012 10:30

Crescono le ore di Cig richieste dalle aziende a maggio 2012, mentre le domande di disoccupazione sono lievitate del 10% in un anno.

Boom di ore di cassa integrazione richieste dalle aziende nel mese di maggio: lo rivela l’Inps, che stima un aumento pari al 22,5% rispetto al mese di aprile, e del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2011. In totale, nel mese appena trascorso le imprese italiane hanno chiesto 105,5 milioni di ore di Cig.

Le cifre rese note dall’Istituto sono allarmanti, soprattutto se a questo quadro piuttosto cupo si aggiungono i dati relativi alla disoccupazione nella penisola. Secondo le stime dell’Inps, le domande di disoccupazione sono cresciute del 10% in un anno, per un totale di 78 mila richieste solo nel mese di aprile, circa 7 mila in più rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso. Allo stesso tempo le domande di mobilità hanno invece subito una riduzione pari al 19%, passando da 9,3 mila a 7,5 mila in un anno.

Tornando ai report sulla cassa integrazione, l’aumento segnalato per il mese di maggio riguarda tutte le tipologie di intervento, sia la Cig ordinaria (che ha subito un salto dai 27,2 milioni di aprile ai 34,6 milioni di maggio), sia la cassa integrazione straordinaria.

Per quanto riguarda i settori lavorativi, invece, a soffrire maggiormente è stato l’ambito industriale, che ha visto quasi raddoppiare il numero di ore di Cig ordinaria, passando dai 13,6 milioni del 2011 ai 25,7 milioni del 2012. Un incremento meno evidente ha caratterizzato, invece, la cassa in deroga, che a maggio si è fermata a 34 milioni di ore contro i 30 milioni del mese di aprile, con un aumento pari al 17,1%: questa percentuale scende ancora di più mettendo a confronto i dati del 2012 con quelli del 2011.

Secondo il viceministro del Welfare Michel Martone, intervenuto nel corso della presentazione della relazione annuale dell’Autorità Garante sugli Scioperi: “La crisi morde in maniera sempre più dura, ma l’economia del Paese tiene nonostante molte difficoltà. Auspico che la riforma del mercato del lavoro venga approvata il prima possibile e che si valorizzi l’importante senso di responsabilità che le parti sociali hanno dimostrato”.