Il Senato ha dato il via libera definitivo al Decreto sviluppo, approvato con 216 pareri favorevoli, 33 contrari e 4 astenuti. Diventa così legge il decreto 83/2012 finalizzato a mettere nero su bianco tutte le misure necessarie per favorire la crescita del paese, obiettivo primario del Governo Monti.
Il Decreto sviluppo è volto infatti a potenziare le iniziative messe in atto dall’esecutivo per incrementare il PIL di 80 miliardi di euro, sostenendo la crescita della Nazione e agendo su più fronti per dare nuovi impulsi all’economia. Il ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera annuncia tuttavia ulteriori interventi futuri mirati a “Favorire la nascita di nuove aziende, rendere operativa l’agenda digitale, attirare investimenti dall’estero, semplificare l’attività delle imprese e renderle più competitive“.
In attesa che anche il disegno di legge sulla spending review ottenga l’approvazione definitiva della Camera, il Decreto sviluppo contiene misure che riguardano da vicino sia i cittadini privati sia le aziende, spaziando dalle iniziative di semplificazione amministrativa alla riforma del lavoro (la nuova legge contiene infatti alcune modifiche), fino alla riqualificazione energetica e alla gestione delle risorse destinate alle popolazioni terremotate in Emilia e Abruzzo.
Per quanto riguarda le aziende, tra le misure contenute nel testo di legge compaiono le agevolazioni con credito d’imposta per le assunzioni altamente qualificate, intervento finalizzato a incentivare l’ingresso nel mondo del lavoro dei laureati in materie tecnico-scientifiche. Finanziamenti speciali sono inoltre previsti per le aziende “verdi” che decidono di ampliare l’organico assumendo giovani under 35. Le imprese avranno anche a disposizione voucher individuali per promuovere progetti innovativi attivati in collaborazione con gli istituti di ricerca, mentre arrivano anche nuove tutele a favore del made in Italy.
In arrivo anche nuove agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica, infatti fino al 30 giugno 2013 sarà possibile fare riferimento alle soglie di detrazione Irpef non più al 36% ma al 50%, mentre sono previsti ulteriori incentivi destinati alle imprese a forte consumo energetico, per le quali saranno attivati sgravi fiscali e parafiscali. Importanti le novità anche per l’IVA, che sarà possibile versare solo in seguito all’incasso dei corrispettivi, e detrarre una volta effettuato il pagamento delle fatture.
Nuove misure fiscali saranno attivate per agevolare i project bond, equiparati ai titoli di stato come trattamento fiscale. Una iniziativa che si allinea con la volontà di monitorare ed evitare gli sprechi di denaro pubblico, infine, riguarda l’introduzione del controllo effettuato dai cittadini sulla spesa statale, reso possibile attraverso la pubblicazione in Rete dei dati relativi alle concessioni di denaro superiori ai 1000 euro attivate dalla pubblica amministrazione.