Il mercato moto e scooter ha subito una pesante flessione negativa nel mese di agosto, mostrando un trend in linea con quanto ha segnato l’andamento delle vendite auto: anche per le due ruote, infatti, le cifre mostrano un brusco calo delle immatricolazioni ferme a poco più di 11 mila unità, un buon 16,7% in meno rispetto allo stesso periodo del 2011. Solo il Gruppo Piaggio sembra non essere coinvolto in questa discesa.
Per il mercato moto e scooter, infatti, agosto è stato un mese nero caratterizzato da cifre in perdita in entrambi gli ambiti, con rispettivamente un -26% e un -12,9%, percentuali alle quali si unisce il -34,5% dei 50cc. La situazione si presenta preoccupante anche prendendo in considerazione il periodo gennaio-agosto 2012, che ha evidenziato un calo delle vendite pari al 17,9% rispetto al 2011.
A fare chiarezza sull’andamento del mercato a due ruote è Confindustria Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori), che attraverso il presidente Corrado Capelli sottolinea come le cause siano da ricercare nel taglio dei consumi, che inevitabilmente penalizza i mezzi di trasporto: “Ancora una volta dobbiamo constatare che i mezzi di trasporto sono tra i più penalizzati dalla riduzione dei consumi. La fiducia delle famiglie è sempre in calo costante e le politiche fiscali, che aumentano le spese di gestione oltre alle impennate schizofreniche e ingiustificate del costo dei carburanti, accentuano la spirale recessiva.”
Per il Gruppo Piaggio, invece, anche il mese di agosto ha mostrato un incremento delle quote all’interno del mercato italiano, con un aumento pari al 3,8% rispetto ai primi 8 mesi del 2011. Secondo quanto si legge in una nota ufficiale, infatti, l’azienda guidata da Roberto Colaninno: “Nei primi 8 mesi dell’anno registra in particolare il buon andamento nel comparto scooter, anche grazie all’effetto delle immatricolazioni degli scooter Liberty che Piaggio fornisce a Poste Italiane“. Un quadro tutt’altro che negativo lontano dalle previsioni pessimistiche rese note dalla stessa Ancma in merito alla situazione occupazionale: “Tutta la filiera del settore è in una situazione critica e senza un’inversione di tendenza non sarà possibile salvaguardare i livelli occupazionali. Siamo a disposizione delle istituzioni centrali e locali per intraprendere tutte le attività che possano restituire alle 2 ruote il ruolo da protagonista nella mobilità sostenibile“.