La decisione dei vertici Fiat di mettere in mobilità 19 lavoratori dello stabilimento di Pomigliano non è piaciuta alle sigle sindacali, e neanche al Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e al Ministro del Welfare Elsa Fornero. Un provvedimento attuato dall’azienda torinese per favorire il reintegro dei 19 operai iscritti alla Fiom, secondo quanto stabilito dalla Corte di Appello di Roma in seguito alla condanna per discriminazione collettiva.
Corrado Passera si è mostrato molto critico nei confronti dell’Amministratore Delegato Fiat Sergio Marchionne, manifestando perplessità per la decisione aziendale sebbene si tratti di una scelta dettata da strategie interne al gruppo auto: “Non entro nel merito di decisioni interne a un’azienda ma non mi è piaciuta la mossa che è stata fatta“. Anche Elsa Fornero, da parte sua, ha chiesto al Lingotto di fermare la procedura della messa in mobilità. La Fiat ha comunicato le nuove disposizioni attraverso una nota ufficiale, nella quale ribadisce come la struttura aziendale sia attualmente “sovradimensionata rispetto alla domanda del mercato italiano ed europeo da mesi in forte flessione“, e come per attuare la sentenza sia necessario “provvedere alla riduzione di altrettanti lavoratori operanti in azienda“.
Leggi => Fiat condannata in appello
Il Ministro Passera, tuttavia, ha palesato un atteggiamento positivo per quanto concerne le ultime dichiarazioni rilasciate da Marchionne in merito ai nuovi investimenti in suolo italiano: la volontà del Governo, stando alle affermazioni di Passera, è quella di favorire la produttività evitando blocchi agli impianti e all’occupazione, incentivando notevolmente l’export e le attività nei mercati esteri.
È proprio grazie alle cifre pienamente positive che arrivano dal mercato auto USA che Fiat continuerà a investire in Italia, come ha ribadito Marchionne nel corso della presentazione dei dati della trimestrale del gruppo: protagonista assoluta della crescita del fatturato è Chrysler, che solo nel mese appena trascorso ha incrementato del 10% le vendite negli Stati Uniti, rendendo ottobre la mensilità migliore degli ultimi 5 anni.