È legittimo licenziare un dipendente per incompatibilità ambientale? L’argomento è oggetto di una recente sentenza emessa dalla Corte di Cassazione che illustra le conseguenze per il lavoratore che rifiuta un trasferimento impostogli dall’azienda proprio in alternativa alla perdita del posto di lavoro.
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Il dipendente protagonista della vicenda, infatti, è stato inizialmente licenziato per incompatibilità ambientale – dovuta a una presunta conflittualità con il diretto superiore gerarchico – e in seguito reintegrato in servizio (il licenziamento è stato annullato in sede giudiziale) dal proprio datore di lavoro, che ha tuttavia disposto un cambio di sede.
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Rifiutando il trasferimento e non presentandosi presso la nuova sede nella data stabilita, il dipendente è stato tuttavia licenziato per insubordinazione, una decisione che questa volta i Giudici hanno ritenuto legittima.
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La sentenza n. 11414 del 13 maggio 2013, infatti, sottolinea che il lavoratore avrebbe dovuto prendere servizio regolarmente e impugnare la decisione aziendale solo in un secondo momento, allo scadere di quattro mesi, percependo in questo lasso di tempo l’indennità di missione.