Quasi mille euro al mese pro capite, pari a poco meno di 12mila euro annui. Questo è l’ammontare della pressione fiscale in Italia secondo quanto rivelato dalla Cgia di Mestre, che ha messo in luce un incremento delle tasse pari al 120% nell’arco di 23 anni.
=> Leggi i consigli per non farsi cogliere impreparati dal redditometro
Una situazione destinata a peggiorare ulteriormente, tanto da rendere quasi impossibile l’uscita dalla crisi entro breve, almeno per quanto riguarda la penisola. Il 2013 si caratterizza, infatti, per cifre allarmanti in materia di fisco e imposte con un peso fiscale che supera il 50% per ogni contribuente.
«Non bisogna poi dimenticare che per i contribuenti onesti la pressione fiscale reale, ovvero al netto dell’economia sommersa, si attesta ormai al 53,6%. Inoltre, possiamo tranquillamente affermare che nel 2013 gli italiani hanno lavorato per il fisco sino alla metà di giugno: una cosa insopportabile».
Il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi commenta così le cifre allarmanti, mentre altre previsioni tutt’altro che rosee arrivano dall’Ocse: se l’eurozona può tirare un sospiro di sollievo per quanto riguarda la fine della recessione, l’ingente debito pubblico italiano non rende possibile l’uscita dalla crisi collocando la penisola in fondo alla classifica delle economie mondiali (basti pensare che Francia, Germania e Regno Unito registreranno valori crescenti alla fine dell’anno in corso).
=> Scopri le nuove detrazioni per i figli a carico
È sempre Bortolussi a descrivere la strategia più efficace per risollevare le sorti del paese alleviando la pressione fiscale sulle spalle dei contribuenti:
«Contraendo in maniera strutturale la spesa pubblica improduttiva possiamo ridurre anche le tasse. Per far questo è necessario riprendere in mano il federalismo fiscale che, a mio avviso, è l’unica strada percorribile per raggiungere questo obbiettivo. Infatti, le esperienze europee ci dicono che gli stati federali hanno un livello di tassazione ed una spesa pubblica minore, una macchina statale più snella ed efficiente ed un livello dei servizi offerti di alta qualità.»