Richiesta di superiore inquadramento e mobbing

di Teresa Barone

27 Febbraio 2014 09:00

Precisazioni sul diritto di richiedere un superiore inquadramento e su come ottenere un risarcimento per danni esistenziali dovuti al mobbing.

La rivendicazione di un superiore inquadramento da parte di un lavoratore deve essere accompagnata dal resoconto dettagliato delle modalità di svolgimento delle mansioni, e non solo dai dettagli del contratto che riportino il livello di inquadramento e descrivano i compiti assegnati.

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Se la richiesta è accompagnata da una segnalazione di mobbing subito, inoltre, si rende necessaria la dimostrazione rigorosa del danno esistenziale subito al fine di ottenere il risarcimento, poiché l’indennizzo per il danno biologico comprende solo il danno morale.

Questo è quanto precisa la Corte d’Appello di Perugia esprimendosi in merito all’impugnazione di una sentenza emessa dal Tribunale di Terni: protagonista del ricorso è un dipendente al quale è stata negata sia la domanda di superiore inquadramento sia la richiesta di risarcimento per mobbing.

La Corte sottolinea l’obbligo di produrre prove in merito alla dimostrazione del danno esistenziale subito dal dipendente (che ha comunque ottenuto un risarcimento per danno biologico e morale), aggiungendo inoltre che:

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«Poiché le mansioni in relazione a cui il lavoratore rivendicava un superiore inquadramento potevano astrattamente rientrare in diverse qualifiche, a seconda che le stesse fossero state svolte in maniera più o meno complessa, egli avrebbe dovuto illustrare – oltre alla declaratoria contrattuale del livello richiesto e alle mansioni esercitate – anche le modalità di svolgimento delle medesime, provando la gradazione e l’intensità dell’attività espletata, in termini di responsabilità, autonomia, complessità e coordinamento.»