

Rafforzare le iniziative di contrasto al lavoro irregolare e all’utilizzo di alcune tipologie contrattuali flessibili al di fuori di quanto consentito dalla normativa vigente: questo l’obiettivo del Ministro del Lavoro, che ha annunciato l’avvio di controlli serrati su Partite Iva e co.co.pro.
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La finalità del Ministero, infatti, è identificare le aziende e i datori di lavoro che ricorrono a vari espedienti per celare rapporti di lavoro subordinato.
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Secondo il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, infatti, i contratti di collaborazione a progetto e le Partite Iva possono essere legittimamente utilizzati dalle aziende in presenza di «ragioni oggettive legate alle esigenze produttive e organizzative», mentre in alcuni casi si ricorre a determinate modalità di contratto lavorativo per evitare di ottemperare agli obblighi previdenziali e assistenziali verso il lavoratore.
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Ammontano a oltre 19mila le posizioni lavorative riqualificate nel corso del 2013 perché inizialmente attivate stipulando contratti di collaborazione a progetto o attraverso la Partita Iva, una cifra che il Ministero punta a incrementare anche nell’anno in corso.