La dichiarazione dei redditi eseguita attraverso il modello 730 precompilato sarà più costosa, oltre che decisamente più laboriosa per i contribuenti. A lanciare l’allarme è la Cgia di Mestre, che mette in evidenza come per 10milioni di italiani sarà necessario ricorrere a un intermediario fiscale.
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Secondo il segretario della Cgia, infatti:
«A nostro avviso, almeno i 2/3 dei contribuenti, pari in termini assoluti a circa 10 milioni, saranno costretti a ricorrere ad un intermediario fiscale. Sarà molto difficile che un pensionato o una persona con poca dimestichezza con il computer possa procedere autonomamente: nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, ricorrerà ad un Caf o ad un professionista.»
Il 730 precompilato dovrà essere integrato con le detrazioni relative alle spese mediche e ad altri oneri, che non possono essere inserite nel modello online, pertanto il ricorso a un Caf è pressoché obbligato in numerosi casi.
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Tenendo conto del fatto che anche gli intermediari sono responsabili di eventuali errori e inesattezze, le tariffe per l’elaborazione dei modelli son in rialzo.
«I Caf, a seconda della complessità, stanno facendo pagare l’elaborazione dei modelli cosiddetti precompilati che, fino all’anno scorso, erano gratuiti.»