La metà degli 800 dirigenti operativi presso l’Agenzia delle Entrate declassati in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale fanno causa al Governo, appellandosi contro la decisione che ha portato alla dequalificazione.
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Circa 400 dirigenti si sono infatti opposti alla sentenza citando in giudizio il direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi e il Consiglio dei Ministri, appellandosi al tribunale civile di Roma.
Le richieste avanzate sono due: il riconoscimento del ruolo di dirigente a tempo indeterminato oppure il risarcimento dei danni subiti a causa del declassamento a semplici funzionari, importo da quantificare in seguito.
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Se alla Orlandi viene contestato il provvedimento di retrocessione siglato il medesimo giorno della pubblicazione della sentenza, il CdM è chiamato in causa per non aver attuato nella penisola la normativa europea che vieta l’attivazione contratti temporanei che superano i tre anni.