Arriva la conferma da parte della Corte di Cassazione: gli atti siglati dai dirigenti dell’Agenzia delle Entrate decaduti in seguito a quanto stabilito dalla Corte Costituzionale sono validi a tutti gli effetti.
=> Decaduti 800 dirigenti Agenzia delle Entrate
Cartelle esattoriali e adempimenti amministrativi firmati di dirigenti ritenuti illegittimi, infatti, sono stati comunque firmati in seguito alla concessione di una specifica delega.
Una decisione che pone fine alla polemica relativa alla legittimità e al possibile annullamento degli atti siglati dai dirigenti dichiarati illegittimi, il cui incarico non si basava sul superamento di un regolare concorso.
La Cassazione precisa che:
«Essendo la materia tributaria governata dal principio di tassatività delle cause di nullità degli atti fiscali e non occorrendo, ai meri fini della validità di tali atti, che i funzionari (delegati o deleganti) possiedano qualifiche dirigenziali, ne consegue che la sorte degli atti impositivi formati anteriormente alla sentenza n. 37 del 2015 della Corte Costituzionale, sottoscritti da soggetti al momento rivestenti funzioni di capo dell’ufficio, ovvero da funzionari della carriera direttiva appositamente delegati, e dunque da soggetti idonei ai sensi dell’art. 42 del d.P.R. n. 600 del 1973, non è condizionata dalla validità o meno della qualifica dirigenziale attribuita per effetto della censurata disposizione di cui all’art. 8, 24° comma, del d.l. n. 16 del 2012».