Quanto sono informate le aziende nazionali in tema di Smart Working e legislazione apposita attualmente in discussione in Parlamento? E gli aspiranti lavoratori? A porre questi quesiti è InfoJobs attraverso un’indagine che ha coinvolto 40mila persone e 400 imprese.
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Stando agli esiti della survey, il 63,8% delle aziende interpellate non è a conoscenza dei contenuti della proposta di legge, esattamente come il 92,7% dei candidati. Nonostante ciò sia le imprese sia i lavoratori sembrano valutare positivamente le opportunità offerte dal “lavoro agile“, come mostrano le percentuali rese note dal sondaggio: per il 36,8% dei candidati e il 25,6% delle aziende l’introduzione di politiche di Smart Working potrebbe migliorare le condizioni di lavoro, la motivazione e la stessa produttività.
«Il dibattito in Aula sul tema del lavoro agile – sottolinea Giuseppe Bruno, General Manager di InfoJobs (come leggiamo su Adnkronos) – è fondamentale per disporre di una legge ad hoc su questa disciplina, che ormai è divenuta uno strumento di lavoro comune per molte aziende italiane. La futura legge diventerà così uno strumento per fare chiarezza sulla materia, favorire ulteriormente l’adozione dello Smart Working ed educare aziende e lavoratori sui suoi benefici.»