Entro il 31 marzo 2016 gli intermediari finanziari, vale a dire banche, Poste, società finanziarie o di gestione del risparmio, sono tenute a trasmettere all’anagrafe tributaria i movimenti bancari dei contribuenti relativi al 2015.
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Un sistema mirato a contrastare l’evasione fiscale che tocca da vicino tutti gli italiani, i cui dati relativi ai saldi e all’estratto conto, con indicazioni sulle giacenze medie e relativo codice fiscale e Iban, potranno essere inviati all’Agenzia delle Entrate.
Si parla, in particolare, delle informazioni sui conti correnti e conti deposito, delle movimentazioni delle carte di credito e di debito, dei fondi comuni di investimento, dei dati inerenti il deposito e buoni fruttiferi e le cassette di sicurezza, della compravendita di oro e metalli preziosi e delle operazioni extra-conto come assegni, bonifici, cambio valuta.
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I dati trasmessi, che saranno cancellati al termine del sesto anno che segue quello di riferimento della comunicazione, sono tutelati attraverso l’infrastruttura Sid creata appositamente per garantire la Privacy e la sicurezza.