Ancora una sentenza che disciplina il cosiddetto “tempo tuta“, questa volta a favore dei lavoratori ma utile per determinare alcune regole generali in materia.
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Secondo quanto stabilito dai Giudici del Tribunale di Firenze, infatti, al lavoratore che deve indossare la divisa spetta la retribuzione relativa al tempo impiegato per svolgere questa operazione, solo se il datore di lavoro ha però dettato regole precise.
Nel caso preso in esame, relativo a un gruppo di dipendenti della Unicoop, il datore di lavoro aveva imposto l’obbligo di indossare la divisa tenuta rigorosamente negli armadietti personali negli spogliatoi. Non si tratta, quindi, di un’attività che può essere svolta dovunque ma di una procedura da rispettare quotidianamente.
In sostanza, se il dipendente può indossare la divisa di lavoro nel momento e nel luogo che preferisce non ha diritto al compenso per il tempo relativo all’operazione di vestizione, mentre gli spetta se deve attenersi a una procedura standard.