Linee guida per valutare i presidi

di Teresa Barone

30 Settembre 2016 13:00

Online le linee guida per la valutazione dei dirigenti scolastici stabilite dal Miur.

Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato le linee guida da seguire per mettere in atto la valutazione dei dirigenti scolastici, una novità che segue quanto deciso con la legge sulla Buona Scuola rendendo operativa la direttiva siglata dal Ministro Stefania Giannini.

=> Al via la valutazione dei dirigenti scolastici

Il documento definisce tempi, procedure e documentazione necessaria per effettuare l’analisi dell’operato dei presidi,  partendo dall’individuazione degli obiettivi da raggiungere nell’ambito di un triennio.

Se fra gennaio e maggio saranno gli stessi dirigenti scolastici ad avviare un processo di autovalutazione attraverso una piattaforma online, entro agosto sarà effettuata una valutazione di prima istanza da parte del Nucleo regionale e successivamente si giungerà al giudizio del Direttore dell’USR, con la comunicazione degli esiti entro il mese di dicembre 2017.

Le dimensioni professionali su cui si baserà la valutazione sono tre, come si legge nel comunicato stampa del Miur:

Direzione unitaria, promozione della partecipazione, competenze gestionali e organizzative finalizzate al raggiungimento dei risultati (a quest’area viene attribuito un peso pari al 60% nel risultato finale); valorizzazione delle risorse professionali, dell’impegno e dei meriti professionali (avrà un peso del 30%); apprezzamento dell’operato all’interno della comunità professionale e sociale (avrà un peso del 10%).

=> Come cambia il ruolo dei dirigenti scolastici 

La valutazione, che sarà effettuata ogni anno, potrà influire sulla retribuzione di risultato.

«Si tratta di un processo atteso da 15 anni – ha affermato il Ministro Giannini – che ha lo scopo di investire sul miglioramento della professionalità dei nostri dirigenti, figure chiave dell’autonomia scolastica. Il sistema di valutazione a cui abbiamo lavorato è un sistema leggero, che si basa sui documenti e gli strumenti di pianificazione e programmazione che le scuole già utilizzano. Nessun appesantimento burocratico. Si parte dall’autovalutazione dei dirigenti che saranno poi accompagnati nel miglioramento del loro lavoro. La valutazione che parte oggi è un processo di supporto a tutto il sistema scolastico.»