Lavorare in vacanza? Italiani stakanovisti

di Teresa Barone

10 Luglio 2012 15:00

Lastminute.com stila la classifica dei dipendenti europei più attaccati al lavoro, anche in vacanza: italiani al primo posto, svedesi in coda.

I lavoratori italiani non staccano la spina neanche quando sono in vacanza, mantenendo i contatti con l’ufficio anche sotto l’ombrellone e non rinunciando a leggere le email di lavoro o rendersi reperibili al telefono: lo afferma un’indagine condotta dal sito di ricerca internazionale lastminute.com, che ha scandagliato le abitudini dei dipendenti europei per verificare la maggiore o minore capacità di tenere il lavoro lontano dal privato, soprattutto durante le ferie estive.

Tre italiani su 4 sono incapaci di tenersi lontani da Pc, tablet, smartphone e altri dispositivi in grado di permettere le comunicazioni con l’ufficio anche in vacanza: il 75% dei connazionali, infatti, rientra a pieno diritto nella categoria degli stakanovisti, un primato che l’Italia condivide con l’Irlanda. Meno dediti al lavoro anche durante le ferie sono gli spagnoli, seguiti dai norvegesi e dai danesi, questi ultimi allineati perfettamente con quella che sembra essere la media europea. Il 51% dei francesi, invece, è n grado di tenere lontani i contatti professionali durante le vacanze, mentre i più restii a portarsi il lavoro in ferie sono i tedeschi, gli svedesi e gli inglesi.

A manifestare un maggiore attaccamento al lavoro anche in vacanza sono prevalentemente gli uomini (77%) e meno le donne (72%), soprattutto se appartenenti alle fasce di età giovanili, tra i 23 e i 35 anni. Il 74% dei lavoratori che hanno partecipato al sondaggio, inoltre, si dichiara favorevole a mantenere i contatti con il capoufficio durante le ferie, un dato che non sorprende se si tiene conto delle motivazioni alla base di questa incapacità di staccare completamente dalla sfera professionale: se per il 37% portarsi il lavoro in vacanza è l’unica strategia per evitare accumuli al ritorno, il 32% ha invece ammesso di essere spinto dal senso del dovere e dalla consapevolezza di essere l’unico in grado di svolgere una determinata mansione al meglio. Per un buon 19%, tuttavia, è la passione per il proprio mestiere a impedire di godersi pienamente un periodo di riposo.

Complice la tecnologia odierna, quindi, gli italiani preferiscono non tagliare i ponti con l’ufficio neanche in riva al mare, come ha sottolineato Francesca Benati, amministratore delegato lastminute.com Italia e Spagna: “Sono molti gli italiani che scelgono di coniugare le vacanze con il lavoro. Sicuramente dietro a questo trend un peso significativo ha la tecnologia, che oggi permette di essere costantemente reperibili anche a grandi distanze. Sebbene sia importante far fronte ai doveri professionali, bisogna non dimenticarsi di dare il giusto valore alla vacanza, che prima di tutto è godere appieno del meritato relax e ricaricarsi per affrontare il rientro con la giusta dose di energie“.