Il posto fisso non esiste praticamente più, ma una nuova ricerca mostra come la permanenza dei lavoratori nella stessa azienda possa variare sia in base al genere sessuale, sia in funzione dello stato civile.
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Secondo lo studio pubblicato sulla American Sociological Review e basato sui dati diffusi dalla Current Population Survey, infatti, mentre il sesso forte sembra cambiare lavoro abbastanza rapidamente, le donne mostrano maggior stabilità lavorando a lungo per lo stesso datore di lavoro.
Cifre alla mano, se la permanenza media maschile nel medesimo impiego è calata dagli 8,3 anni del 1983 agli 7,4 anni del 2012, i dati relativi alle lavoratrici donne presentano un aumento del 19% passando dai 5,8 anni del 1983 ai 6,9 anni del 2012.
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L’incremento, inoltre, è ancora maggiore per le donne sposate e soprattutto madri: secondo gli studiosi questa disparità è dovuta all’incremento delle politiche aziendali finalizzate a potenziare la flessibilità e favorire la conciliazione tra carriera e famiglia, attivando strumenti volti proprio a incentivare il lavoro rosa e la carriera femminile anche dopo il parto.