Lavorare in proprio, pro e contro

di Teresa Barone

7 Maggio 2015 10:00

Aspetti positivi e negativi del lavoro in proprio, tra entusiasmo e rischi da affrontare: parlano gli imprenditori.

Scegliere la strada dell’imprenditoria o di un’attività in proprio comporta non pochi sacrifici, sebbene la prospettiva di gestirsi autonomamente e di circondarsi di collaboratori efficienti, e fidati, faccia gola a molti.

=> Cosa serve per ottenere successo come imprenditore

Sono gli stessi titolari e soci di aziende, interpellati nel corso di una recente indagine promossa da un noto email provider negli USA, a mettere nero su bianco la parte meno rosea dell’essere imprenditori.

Per il 56% degli intervistati una delle fatiche maggiori riguarda l’incapacità di staccare la spina e di allontanare il pensiero del lavoro e della propria attività, mentre il 51% lamenta l’impossibilità di dedicare un po’ di tempo a sé stessi.

Se il 40% degli imprenditori interpellati ammette di trascurare affetti e famiglia,  un buon 41% afferma di  aver investito la quasi totalità della propria dotazione finanziaria nel progetto d’impresa.

Prendendo in considerazione i vantaggi, invece, più del 60% degli intervistati considera entusiasmante la possibilità di gestire il proprio business e di perseguire le proprie passioni, mentre per il 59% la libertà di controllare la propria vita professionale rappresenta uno dei vantaggi principali.

=> Le lezioni che ogni imprenditore deve imparare

E ancora, a essere apprezzati sono anche la maggiore flessibilità e la libertà di sperimentare, anche affrontando rischi e sfide sempre nuove, mettendo a frutto le doti e le capacità individuali.