Dall’ultima indagine condotta dal Centro Studi di Confindustria Lombardia, “Il Lavoro in Lombardia – Rapporto 2015”, emergono dati confortanti per quanto riguarda la presenza femminile ai vertici delle aziende del territorio.
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Il report, che segnala cifre in crescita per i programmi di welfare e una lieve contrazione nell’attivazione dei contratti a tempo indeterminato, indica un elevato tasso di femminizzazione commentato da Alberto Ribolla, presidente di Confindustria Lombardia:
«Come emerge dal nostro monitoraggio regionale – spiega – nel 2014 tra le nostre imprese è tornato un clima di fiducia e cauto ottimismo. Gli imprenditori lombardi sono da sempre molto attenti al contesto e alle novità. Questo lo dimostra lo stand-by dei contratti a tempo indeterminato in attesa delle riforme del governo, ma anche l’attenzione al welfare aziendale: in un periodo di crisi infatti emerge con forza il ruolo sociale ricoperto dalle nostre imprese che, invece di tagliare, hanno deciso di incrementare i programmi di welfare aziendale. Anche l’aumento della presenza delle donne in ruoli decisionali e più in generale in azienda è sinonimo di maturità imprenditoriale.»
Lo studio, effettuato in collaborazione con l’Università Cattaneo – LIUC e condotto su un campione di 1.430 aziende lombarde, conferma un incremento delle donne che occupano ruoli professionali apicali o semi-apicali (quindi quadri e dirigenti), che in Lombardia hanno raggiunto quota 12.1% sul totale dei dipendenti.