Quando si sbaglia lavoro

di Francesca Vinciarelli

8 Luglio 2016 09:00

Spesso ad un punto della propria vita ci si rende conto di aver sbagliato lavoro, ecco come comportarsi e cosa fare in tale situazione.

Il lavoro e la retribuzione sono essenziali per la conduzione della vita, al giorno d’oggi cercare e poi trovare un lavoro può rivelarsi molto più difficile e complicato.

=> Quando il lavoro non piace 

Che sia per la mancata esperienza, per l’età, per le capacità non adeguate e conoscenze scarse, il lavoro non si trova o si trova con molta difficoltà, se il problema si fermasse a questo step, si potrebbe, in parte, anche capire perché le aziende hanno paura di puntare su un candidato poco capace. Il problema dei giorno d’oggi è la continua crescita della disoccupazione, per qualsiasi tipo di individuo, capace e non. Gli elementi di prima nella maggior parte dei casi vengono usati più come delle scusanti, per il rifiuto di un curriculum o di una richiesta, ritrovandosi a non essere adatti per l’età, per la poco esperienza e così via. 

=> Disoccupazione 

Tutto ciò spesso porta a dover cercare ed accettare, o lavori non inerenti al proprio percorso studio e alle proprie passione, capacità e conoscenze o lavori con una bassa retribuzione. Il problema principale rimane comunque l’esigenza di lavorare, per questo motivo alcune volte si accetta qualsiasi condizione. Un lavoro che non piace porta frustrazione, inadeguatezza e abbassa anche la propria autostima. Secondo alcuni studi è infatti emerso che un lavoro non adeguato può provocare più danni della disoccupazione. Prima di cadere nella disperazione è fondamentale però capire quale sia la realtà e quale la finzione, più precisamente è importante analizzare tutti gli aspetti per il quale si è convinti di odiare un lavoro, spesso i pensieri superano la realtà.

=> Perché i dipendenti odiano il loro lavoro?

Trovarsi di fronte ad un lavoro che non piace destabilizza e demoralizza, la via più facile sembra sempre quella di mollare a cambiare lavoro. Non sempre però è allo stesso tempo fattibile, la difficoltà di trovare un nuovo impiego è molto alta e spesso si rischia di commettere lo stesso errore. Scappare non può essere quindi l’unica soluzione, ma bisogna riuscire ad amare anche un lavoro che non piace, così può sembrare impossibile ma la maggior parte delle volte non lo è. Il lavoro non piace a prescindere, limita la libertà ed è fonte di stress, ma bisogna essere realisti e capire se ciò che si odia è in realtà un’ottima collocazione lavorativa, per capacità, studi fatti, stipendio, ambiente lavorativo e mille altri elementi prettamente individuali. Ovviamente è possibile odiare un lavoro, in quanto le problematiche al giorno d’oggi sono tantissime, lavori sotto pagati e via dicendo, ma questi elementi sono un altro discorso. 

=> Ho sbagliato lavoro? 

Per migliorare la situazione qualsiasi essa sia, tutto parte dalla buona volontà, migliorare in primis il pensiero che si ha verso il lavoro per poi passare alle cose più materiali. Ad esempio migliorare e rallegrare la propria postazione, anche l’occhio vuole la sua parte, vedere una scrivania ordinata e magari anche colorata migliora l’umore di se e degli altri. Spesso ci si rifugia dall’idea che un notevole cambiamento avviene obbligatoriamente da grandi movimenti, non è fatto così, al contrario è più facile migliorare qualsiasi situazione dalle piccole cose. E la via per amare un lavoro, per molto tempo odiato, lavorare e modificare piccoli elementi che porteranno dei notevoli risultati.