Distrazioni killer

di Teresa Barone

25 Luglio 2016 13:00

Individuare, gestire e contrastare tutto quello che distrae sul lavoro, prevenendo conseguenze spiacevoli.

Dall’uso improprio dei dispositivi Mobile personali alle troppe pause caffè, passando attraverso la navigazione su Internet per motivi extra lavorativi e il lavoro svolto all’interno di uffici chiusi e poco accessibili: questi sono i principali deterrenti per la produttività sul lavoro secondo un recente sondaggio promosso da Careerbuilder.

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La stessa indagine mete nero su bianco quali possono essere le peggiori conseguenze di tali comportamenti portati avanti dai dipendenti: per il 45% dei datori di lavoro è la stessa qualità del lavoro a essere compromessa, mentre per il 30% il morale delle risorse umane cala a causa del carico di lavoro che grava sui colleghi meno distratti.

E ancora, il 25% dei manager afferma che a farne le spese è il rapporto tra il capo e i suoi dipendenti, mentre per il 24% degli intervistati il problema da affrontare riguarda le scadenze non rispettate e la perdita di fatturato.

Come correre ai ripari? Molti datori di lavoro sono concordi nell’affermare che imporre orari rigidi e prestabiliti per la pausa pranzo e i break del personale rappresenta un’ottima strategia, come anche lo stretto monitoraggio dell’uso della Rete e dall’organizzazione di spazi open space.