Calcio e ufficio, un parallelo che funziona

di Chiara Basciano

15 Settembre 2017 11:00

Le similitudini presenti tra il gioco del calcio e il mondo del lavoro.

Un’originale analogia tra mondo calcistico e lavorativo mette in evidenza quanto conti dare il massimo soprattutto nella prima fase di assunzione. È Hays a fare questo collegamento, scaturito dalla partnership con il Manchester City degli ultimi tempi. Così come i primi 90 giorni di un nuovo lavoro creano le basi della propria carriera nei 90 minuti della partita bisogna essere concentrati e fare capire tutto il proprio valore.

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Ma le analogie non si fermano qui, come sottolineano Carlos Manuel Soave, Managing Director di Hays Italia, e Steph Houghton, capitano della squadra femminile Manchester City. Infatti in entrambe i campi la preparazione è la base di tutto. Come lo sportivo deve prepararsi adeguatamente così il neo assunto deve conoscere l’azienda il più possibile già prima di entrare a farne parte. Anche riuscire ad abbandonare i preconcetti serve sia sul campo da calcio che in ufficio. Ogni partita è unica così come ogni posto di lavoro, per questo la mente deve rimanere aperta.

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Entrare in campo equivale poi ad entrare in ufficio il primo giorno. Mostrarsi sicuri ma non sfrontati, tenendo alta la testa e guardando gli altri negli occhi sono segnali positivi. Così come il calciatore fa parte di una squadra e deve imparare a conoscere i suoi compagni, il lavoratore deve imparare a fidarsi dei colleghi e a stabilire relazioni produttive, mettendo da parte narcisismo e voglia di farsi notare. Nel caso in cui le cose stiano andando bene è lecito festeggiare e mostrarsi euforici, ma sia in campo che in ufficio bisogna tenere i piedi per terra e rimanere concentrati.

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Lo stesso atteggiamento vale nel caso in cui invece ci siano dei problemi e si facciano degli errori. Non scoraggiarsi, mantenere alto l’umore e continuare a lavorare dando ancora di più. Dopo i primi 90 giorni così come dopo una partita è tempo di valutazioni. È importante fare dei bilanci e capire se la strada è quella giusta e, in caso, fare gli opportuni cambiamenti e programmare le mosse future.

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