Dopo aver ricevuto la fiducia dalla Camera, il decreto anticrisi è arrivato ieri in Senato per essere sottoposto ad analogo voto di fiducia.
Al termine della riunione dei Capigruppo il Governo, per voce del Ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito, ha annunciato la fiducia sul provvedimento, che scadrà domani.
Una decisione obbligata data l’importanza del provvedimento per il sostegno a cittadini e imprese e la sua scadenza ormai prossima?
Sta di fatto che, con circa 500 emendamenti presentati al Senato, l’approvazione anche di uno solo di questi metterebbe a rischio il decreto.
Dinanzi alla protesta dell’Opposizione sul “voto forzato” – Giovanni Legnini del Pd ha dichiarato che la sua astensione dal voto si motiva con la «posizione del Governo di totale indisponibilità a qualsiasi modifica migliorativa del testo in esame» – che esclude a questo punto ulteriori emendamenti al testo, la fiducia del Senato “consegna” il testo blindato del Dl direttamente al voto, previsto per oggi alle 19 dopo le dichiarazioni delle ore 18.