Unioncamere: lavoro e retribuzioni in Italia

di Noemi Ricci

5 Dicembre 2008 17:40

Presentato rapporto Unioncamere su lavoro e retribuzioni nelle imprese italiane, che fornisce chiavi di lettura dell'attuale stato della domanda

Presentato da Unioncamere e OD&M Consulting il Rapporto su “Domanda di lavoro e retribuzioni nelle imprese italiane“, dal quale emerge un trend uniforme nel quadro generale, per quanto frammentato al suo interno.

La retribuzione lorda annua in Italia nel 2007 è in media pari a 26.500 euro.
Nel calcolo sono stati inclusi tutti gli eventuali elementi variabili, come straordinari e premi produttività. I due estremi registrati sono i 21.200 euro per professioni non qualificate e i 92.200 euro per professioni dirigenziali.

In Italia sembra verificarsi, a differenza degli altri Paesi europei, una certa tendenza all’equità, ovvero il quadro delle retribuzioni degli ultimi cinque grandi gruppi professionali non evidenzia grandi differenze retributive. La retribuzione media percepita da quasi 10 milioni di lavoratori risulta essere tra i 21.200 e i 22.800 euro, con uno scarto non superiore ai 1.800 euro lordi.

Delle differenze invece vengono avvertite a livello di lavoro femminile rispetto a quello maschile (16%). La motivazione? La difficoltà delle donne di accedere a ruoli di rilievo in azienda, piuttosto che discriminazioni delle imprese sui salari.

Altre differenze si verificano nelle retribuzioni medie a livello territoriale: 23.600 euro nel Mezzogiorno (10,9% di scarto); 27.100 percepite nelle Regioni del Nord-Est (+2,5%); euro 28.200 euro nelle Regioni del Nord-Ovest (+6,6%); oltre 26.000 euro nel Centro (-1,5%).

Si aggira intorno al 26% la percentuale di assunzioni per le quali le imprese dichiarano di avere difficoltà di reperimento. In crescita i rapporti di lavoro “non standard” quali assunzioni a tempo determinato, apprendistato e inserimento, che raggiungono quota 55% del 2007(41-43% nel 2003).

Crescono le competenze, con una percentuale di laureati che passa dal 6,5% del 2003 al 9% del 2007 e al 10,6% del 2008; mentre per i diplomati si va dal 26,6% del 2003 al 40,5% del 2008.

Le professioni più dinamiche sono quelle nel settore del commercio e dei servizi, quelle operaie e quelle tecniche. Infine, il 55% dei posti di lavoro è riservato a personale con una precedente esperienza specifica e il 10% riguarda l’innovazione per il business aziendale.